Dalla trasparenza alle conferenze stampa a inviti:
Leggo e altre testate escluse, solo un problema tecnico?

Dalla trasparenza alle conferenze stampa a inviti: Leggo e altre testate escluse, solo un problema tecnico?

di Franco Pasqualetti
Da irriducibili della trasparenza a carbonari 2.0. È la strana evoluzione dei grillini romani, capitanati dal sindaco Raggi.

Non bastavano i colloqui sul tetto, le bugie di incontri istituzionali per nascondere un pranzo in trattoria o la negazione delle riunioni in streaming. Ieri la prima cittadina pentastellata ha inaugurato la conferenza stampa a inviti. Un caso? Una svista? O una scelta mirata per escludere dalla lista di inviti alcune testate?

A sollevare il caso ci ha pensato il consigliere Pd, Marco Palumbo: «L’appuntamento non è stato inserito nell’agenda del giorno (come normalmente avviene in tutte le Istituzioni, ndr) ed anche se la Raggi ha deciso all’ultimo minuto, la convocazione è stata molto lacunosa. Alcuni giornalisti sono stati avvisati, la gran parte della stampa o non ha ricevuto nulla o ha avuto una mail a pochi minuti dall’evento».

La replica del Comune? «La richiesta di partecipazione è stata inviata mediante la consueta mailing list dell’ufficio stampa del Campidoglio». Leggo, come altre testate (tra cui Il Messaggero e Il Giornale), non ha ricevuto nulla. La speranza è che si sia trattato di un problema tecnico.
Ultimo aggiornamento: Martedì 4 Ottobre 2016, 09:15
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