Il questore contro le curve: "Più barriere,
mostri a tre teste agiscono da delinquenti"

Il questore contro le curve: "Più barriere, mostri a tre teste agiscono da delinquenti"
«Nelle curve ci sono mostri a tre teste abituati a comportarsi in modo indisciplinato e illegale».



Non usa eufemismi il questore di Roma, Nicolò D'Angelo, per descrivere la parte più calda del tifo giallorosso e biancoceleste. Intervistato da Alessandro Catapano per la Gazzetta dello Sport, D'Angelo ha infatti tracciato le linee guida, seguite in massima sinergia con la Prefettura, del cambiamento che intende perseguire: «Sappiamo che si tratta di una rivoluzione culturale, ma noi siamo qui per un cambio epocale. I tifosi si lamentano delle barriere? Ma se nemmeno rispettano il posto assegnato sul biglietto...».



«I signori della Monte Mario rispettano il loro posto, perché quelli delle Curve no? Non è una questione di capricci, ma di sicurezza» - ha spiegato il questore - «All'Olimpico ci sono sempre gravi problemi di sicurezza, scale e accessi bloccati da oltre duemila persone in più rispetto alla normale capienza. Gli steward sono inadeguati, e a ogni partita si vedono fumogeni, torce e striscioni offensivi... Per non parlare poi degli scontri che avvengono fuori, la fitta vegetazione che circonda lo stadio è un ostacolo per chi deve garantire la sicurezza».



«Di strada da fare ce n'è ancora molta» - ha dichiarato D'Angelo - «Il Coni ci sta appoggiando in maniera egregia, i club un po' meno: Roma e Lazio dovrebbero formare meglio gli steward e valorizzare la figura dello Slo (Supporter liaison officer), l'unico autorizzato alla comunicazione diretta con i singoli tifosi. Per Roma-Barcellona non siamo molto preoccupati ma la nostra attenzione resterà alta».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 16 Settembre 2015, 08:19
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