Corcolle, i residenti: "Poca sicurezza,
noi lasciati soli". E arriva Borghezio

Corcolle, i residenti: "Poca sicurezza, ​noi lasciati soli". E arriva Borghezio

di Flavia Scicchitano
Corcolle scende in piazza. Dopo gli ultimi assalti ai bus Atac da parte di alcuni extracomunitari, nel quartiere alla periferia est di Roma il clima ancora molto teso. La sensazione quella di paura, precariet, abbandono da parte delle istituzioni. E i residenti, tacciati come razzisti fautori di rappresaglie anti immigrato, sono infuriati di fronte alla loro unica verit: la mancanza totale di sicurezza in una periferia dimenticata.





Così per manifestare il disagio ieri sono scesi in strada, si sono riuniti in assemblea pubblica. Ma non da soli: in visita a Corcolle c'era l'europarlamentare della Lega Nord, Mario Borghezio, che ormai da tempo sembra avere preso a cuore la causa delle periferie romane: «Questa periferia è già abbandonata a se stessa e bisogna capire se è il caso di installare proprio qui un centro rifugiati – ha detto -. Se rimanessero tranquilli all'interno del centro non ci sarebbero tensioni, ma dal momento che girano in gruppo e sotto l'effetto di alcol la situazione può degenerare. Con l'aiuto della Lega certe battaglie si possono vincere».



Poi la telefonata ad Atac e alla Questura per chiedere «che i mezzi che circolano nelle periferie difficili siano blindati e che a bordo vi sia la presenza degli agenti di polizia: spesso su queste vetture circolano decine e decine di immigrati e la gente del quartiere non si sente tranquilla. In questo modo si garantisce anche la tutela e l'incolumità dei lavoratori».



A richiamare le istituzioni, ieri, anche l'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali del Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio: «Bisogna fermare la spirale di odio e violenza xenofoba che si sta creando dopo la tragica vicenda di Corcolle – ha spiegato il direttore dell'Unar, Marco De Giorgi – Si sta alimentando un clima di paura e di terrore che peggiora le già precarie condizioni di vita sociale delle periferie urbane. Le istituzioni facciano sentire la propria presenza, per non lasciare le persone sole ed evitare che si inneschi un inutile cortocircuito fra immigrazione, ordine pubblico, sicurezza e povertà». Entro la fine della settimana il Campidoglio dovrà dare risposte ai cittadini e chiudere parte dei centri accoglienza che, proprio nella zona est, hanno la loro maggiore concentrazione.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 1 Ottobre 2014, 10:34
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