Cimiteri a pezzi e bus navetta soppressi, caos a Roma nel mese dei defunti

Cimiteri a pezzi e bus navetta soppressi, caos a Roma nel mese dei defunti

di Lorena Loiacono
Una croce che prende fuoco e, nel silenzio del Verano, viene distrutta. Mangiata dalle fiamme mentre si alza una lunga colonna di fumo: tutto sotto gli occhi dei tanti visitatori che ieri mattina, in occasione della ricorrenza di Ognissanti e alla vigilia della celebrazione di oggi per i defunti, a migliaia si sono riversati nello cimitero monumentale di Roma.

L'incendio, probabilmente provocato da alcuni lumini accesi, ha interessato l'area dedicata all'ossario. Ed ha così coinvolto l'intera struttura. I viali circostanti, infatti, sono stati chiusi al traffico per motivi di sicurezza. Impedendo così il passaggio a quanti, in occasione della due giorni di ricorrenza, avrebbero voluto raggiungere la tomba del caro defunto direttamente in auto. Si tratta quindi, soprattutto, di persone anziane e disabili. Niente da fare. Ma non solo. Ad aiutarli ieri c'era una sola navetta. L'unica a disposizione del cimitero per coloro che arrivano a piedi e per chi, ieri, vedendosi chiudere la strada sarebbe saliti a bordo volentieri. Si tratta di un semplice pulmino dell'Ama, guidato da personale dell'Ama, che poco ha a che vedere con i mezzi elettrici autorizzati, con tanto di personale apposito al trasporto di persone e pedana per le sedie a rotelle, che fino a qualche tempo fa giravano nei viali del cimitero grazie ad un bando ormai scaduto. 

Erano 4 le navette a disposizione per 23 fermate. Ora ce ne è solo una, presa in prestito dall'Ama così come chi la guida, e passa ogni 30-40 minuti. L'attesa non manca e ieri non sono mancati neanche i disagi. Gli stessi che, da troppo tempo ormai, si registrano al cimitero Flaminio dove gli ascensori rotti non permettono alle persone anziane o disabili di far visita al caro estinto nei loculi più alti. Il disservizio non interessa solo i visitatori ma anche chi ci lavora.

A risentirne sono infatti anche i lavori per le tumulazioni. Al cimitero di Prima Porta, quindi, l'attesa per le sepoltura si fa sentire. Le salme ferme al deposito possono arrivare fino a qualche centinaio. 

La stessa attesa si ripete al Verano dove l'unico macchinario per la sepoltura non riesce ad evitare che anche in quel deposito, ormai al collasso, si fermino fino a 400 salme in 10 giorni. L'attesa per la singola salma può arrivare anche a 4-5 giorni a salma. Al cimitero Laurentino, invece, accade che i loculi stiano rimanendo senza luce votiva. Il servizio, erogato da Ama, si sta fermando. E così quella fiammella, che da sempre caratterizza i cimiteri, non si accende più. Resta al buio, nello sconforto dei parenti e di chi vorrebbe vedere un po' di luce sulla lapide. 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 2 Novembre 2016, 09:30
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