Carni scadute e verdure sospette: blitz dei vigili alla Fiera di Roma

Carni scadute e verdure sospette: blitz dei vigili al ristorante

di Elena Panarella

Oltre duecento chili di prodotti alimentari sequestrati: 120 di carne scaduta e altri 100 di verdure di origine sconosciuta, senza alcuna tracciabilità. Sulla carne, la data riportata sull'etichetta era dicembre 2015. Gli agenti della polizia locale del gruppo Marconi con il comandante, Stefano Napoli, li hanno scoperti nei frigoriferi di un ristorante all'interno del Festival dell'Oriente, alla Fiera di Roma. Le ispezioni, a tappeto, hanno interessato una quindicina di attività: controllate le cucine, i frigoriferi e le temperature, la freschezza e lo stato di conservazione dei cibi, oltre alle autorizzazioni ed i pagamenti dei tributi.

LE SANZIONI
Nel primo giorno di controlli, sabato mattina, i vigili hanno subito scoperto uno dei ristoranti, orientale, che aveva nei frigoriferi carne congelata scaduta e semilavorati completamente privi di etichettatura e tracciatura, quindi potenzialmente pericolosi per il consumo. Il titolare è stato multato dagli ispettori della Asl, intervenuti assieme ai Vigili, per circa 4mila euro. La carne e tutti gli altri prodotti sono stati sequestrati, 220 chili di prodotti di cui 120 di carni recanti etichette con scadenza dicembre 2015 e 100 chili di prodotti vegetali di origine sconosciuta (privi di etichettatura). Il tutto è stato portato al macero. I controlli sono successivamente proseguiti per tutta la giornata di sabato e domenica nei confronti di tutte le altre attività di distribuzione. I vigili non hanno riscontrato altre irregolarità.
 
L'INTOSSICAZIONE
Uno strano episodio era accaduto già due anni fa durante il Salone del fumetto. Alcuni visitatori dopo aver mangiato sushi in uno stand di cucina giapponese si erano sentiti male. All'Aurelia Hospital, al Grassi e al San Camillo arrivarono, alla spicciolata, un gruppo di persone (28 per la precisione) con forti crampi allo stomaco, capogiri e senso di nausea. Il cibo sotto accusa era appunto il sushi che arrivava da un ristorante nipponico della Capitale. Non si capì subito se quel cibo si era deteriorato durante il tragitto o se si fosse guastato sotto le luci della fiera nell'arco della giornata, o ipotesi ben peggiore, se i prodotti con cui era stato preparato fossero scaduti e mal conservati già nella fase della preparazione. Fatto sta che, via via che le persone mangiavano i tocchetti di riso, alghe e pesce crudo, cominciarono ad avere i chiari sintomi di un'intossicazione.
 
Ultimo aggiornamento: Martedì 26 Aprile 2016, 10:38