L’indagine trae origine dalla necessità di verificare il coinvolgimento nell’attività di cessione di stupefacenti di quattro carabinieri, inseriti all’epoca dei fatti in una struttura investigativa deputata al contrasto dello spaccio di droga ed attualmente destinati ad un’articolazione logistica dell’Arma.
Le indagini sono state affidate alla più prestigiosa unità investigativa della Capitale, capace di neutralizzare gli insidiosi stratagemmi e le cautele attuate dai carabinieri indagati per non farsi scoprire.
Il rigore con cui sono stati svolti gli accertamenti investigativi ha permesso di smascherare i traffici tra i quattro militari e i loro cinque complici confidenti - oggi raggiunti dal medesimo provvedimento cautelare in carcere - i quali si occupavano della custodia e della successiva commercializzazione dello stupefacente sottratto nel corso di sequestri antidroga.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 10 Febbraio 2016, 18:53
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