Roma, il Campidoglio boccia il progetto
dello stadio: "Non c'è compatibilità ambientale"


di Franco Pasqualetti
Una doccia fredda. Anzi gelata. Sullo stadio della Roma arriva uno stop di quelli pesantissimi: la maggioranza in Campidoglio ha bocciato il progetto cos come presentato.





«L'interesse pubblico dell'opera non è evidente o meglio non c'è». Questa sarebbe la posizione dei consiglieri capitolini di maggioranza sul progetto del nuovo stadio della Roma, spiegata in una riunione riservata all'assessore all'Urbanistica, Giovanni Caudo. Per i consiglieri «è chiaro ed evidente che non si possa raggiungere un interesse pubblico effettuando i necessari interventi in cambio di un milione di metri cubi di cemento». Posizione che, quindi, potrebbe creare un «rallentamento» al progetto presentato dalla As Roma per la richiesta di «ulteriori approfondimenti» da parte della maggioranza.



Il Pd, con una nota di Panecaldo poi precisa: «Nessuna pregiudiziale, ma va garantrita la compatibilità ambientale». Quella dei politici vicini al sindaco è solo l'ultima frenata sul progetto. Nei giorni scorsi si erano scagliati contro il piano per realizzare la casa dei giallorossi a Tor di Valle gli ambientalisti e numerose associazioni. Per Italia Nostra: «L'operazione ha contorni opachi e poco trasparenti. L'area è la più infelice tra le scelte possibili. È un cul-de-sac completamente intercluso tra l'ansa del Tevere e la via del Mare-via Ostiense senza vie di fuga con 22 ettari inedificabili e gravata da vincoli paesaggistici e archeologici che sembrano non interessare nessuno. Inoltre il terreno risulterebbe presentare le stesse caratteristiche di quello che ha provocato i cedimenti del Palazzaccio a Piazza Cavour. Sono state prodotte serie indagini idrogeologiche?».



Lo stesso assessore Caudo, in un'intervista al Corsera, aveva dato dei diktat precisi: «Senza la metropolitana e i giusti collegamenti - ha dichirato - lo stadio non si farà».

Ma la bocciatura della maggioranza in Aula arriva in un momento delicatissimo: con la conferenza dei servizi già fissata per il 31 luglio. Dalla Roma nessun commento. Le sole certezze sono le tante bocciature finora ricevute.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 17 Luglio 2014, 09:16
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