Asili nido, le maestre protestano ancora:
nuove serrate anche questa settimana?

Asili nido, le maestre protestano ancora: ​nuove serrate anche questa settimana?

di Lorena Loiacono
Nidi sull'orlo di una crisi di nervi: le maestre vanno avanti con la protesta e la situazione, nonostante la pre-intesa e i tavoli di trattativa in Campidoglio, non sembra essere migliorata. In settimana sono previsti nuovi disagi e disservizi nelle strutture: che, di fatto, sono quasi bloccate.





La protesta di mercoledì scorso, che ha visto arrivare ai piedi del Marc'Aurelio circa 3mila tra educatrici e mamme, sembrava aver smosso qualcosa contro le novità introdotte dall'atto unilaterale che, come riportano le segnalazioni del personale, provoca un elevato incremento del numero di bambini per ogni educatrice. Fino ad oggi il rapporto frontale era di 6 bimbi per ogni maestra. D'ora in poi le cose cambiano, soprattutto nell'orario di apertura e di chiusura dell'asilo.



«Continuano ad arrivare segnalazioni allarmanti - racconta Caterina Fida, dell'Usb capofila della protesta - venerdì scorso in una struttura del V municipio sono addirittura dovuti intervenire i vigili urbani». Gli agenti sono intervenuti perché nel nido erano presenti 41 bambini, di cui uno diversamente abile, con 3 educatrici e due per i più piccoli che sono a parte: di norma mancavano all'appello 3 supplenti. E nel resto della città non va meglio: secondo le segnalazioni raccolte dall'Usb, venerdì la settimana nera si è chiusa con pesanti carenze di personale.

Qualche esempio? Nel nido Il Melograno il fuori rapporto era di 16 bambini, al Brontolo di 14, al Gianburrasca addirittura di 22 bambini nella fascia pomeridiana.



Al nido “Il piccolo mandarino”, il pomeriggio ci sono 18 bambini con una maestra e una collaboratrice di cooperativa, al Piccola Impronta, nell'orario di uscita venerdì erano presenti ben 54 bambini per 5 educatrici. Solo alcuni esempi numerici che, se tradotti in pratica, rappresentano educatrici in affanno che non riescono a stare dietro a tutto. Dal cambio dei pannolini, al sonno dei bambini, dalle merende alla pulizia dei piccoli «oltre a tutto il discorso sull'importanza dell'accoglienza – spiega Fida - che abbiamo coltivato per anni nelle strutture comunali. Non possiamo rinunciare all'elevata qualità raggiunta dal personale, le educatrici andranno avanti con l'agitazione e in settimana troveremo nuove forme di sciopero».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 19 Gennaio 2015, 09:03
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