Appalti filobus: rinviato a giudizio Mancini,
ex braccio destro di Alemanno

Appalti filobus: rinviato a giudizio Mancini, ​ex braccio destro di Alemanno

di Davide Manlio Ruffolo
Si terrà il 3 febbraio del 2016 il processo di Riccardo Mancini, l'ex amministratore delegato dell'ente Eur e uomo fidato di Gianni Alemanno. L'uomo è stato rinviato a giudizio per una presunta mazzetta da 600mila euro versata da Breda Menarinibus, azienda appartenente al Gruppo Finmeccanica, per aggiudicarsi la fornitura di 45 filobus per il Comune di Roma.





I bus, che dovevano servire il cosiddetto “Corridoio Laurentino”, non sono mai entrati in funzione. L'udienza, inoltre, presieduta dal Gip Massimo Di Lauro, ha portato al rinvio a giudizio Marco Iannilli (commercialista) e i dirigenti di Breda Menarinibus, Luca D'Aquila e Giuseppe Comes.



L'imprenditore Edoardo D'Inca Levis ha patteggiato 1 anno mentre è stata stralciata, per difetto di notifica, la posizione di Roberto Ceraudo (ex amministratore delegato di Breda). Agli imputati, a seconda dei casi, sono contestati i reati di estorsione, emissione di fatture per operazioni inesistenti e appropriazione indebita. Secondo il Pm Paolo Ielo, 500mila euro sarebbero finiti nelle mani di Mancini (il quale ha ammesso di averne ricevuti 80mila) e 100mila in quelle di Iannilli.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Ottobre 2014, 11:14
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