Fermati con una scusa e aggrediti dopo il concerto: "Erano cinque giovani, forse di destra"

Fermati con una scusa e aggrediti dopo il concerto: "Erano cinque giovani, forse di destra"

di Silvia Mancinelli
Li hanno avvicinati con una scusa banale all'uscita dell'Atlantico, all'Eur, dove era appena terminato il concerto della indie rock band “Lo stato sociale”. Sicuri di non essere visti né riconoscibili, in un posto buio e abbastanza appartato, hanno chiesto un accendino all'unico dei quattro con i capelli rasta, avventandoglisi contro con calci e pugni. Lo hanno massacrato, spaccandogli il naso e procurandogli un trauma cranico, ma si sono defilati con tanto di «scuse» quando per sbaglio hanno colpito con un pugno una ragazza che aveva tentato di difendere l'amico.





L'aggressione brutale e improvvisa, forse per questioni di discriminazione politica, è stata denunciata la notte tra venerdì e sabato scorsi agli agenti del commissariato Colombo da tre ragazzi romani, due 31enni ed un 36enne. «Erano in cinque – avrebbero raccontato ai poliziotti -, avranno avuto tra i 18 e i 20 anni, indossavano bomber neri e portavano tutti i capelli cortissimi. Ci hanno fermato con la scusa di fargli accendere una sigaretta, poi hanno aggredito il nostro amico».



I tre, però, non hanno chiamato le forze dell'ordine né l'ambulanza ma, vicini al pronto soccorso del Sant'Eugenio – forse convinti di far prima – hanno accompagnato con la loro auto il 31enne ferito ma cosciente. Da lì, il trasferimento al reparto di neurochirurgia del Cto, dove tutt'ora si trova in osservazione. Del branco, allontanatosi a piedi in direzione di via Cesare Pavese subito dopo aver colpito la ragazza, i tre che hanno presentato denuncia avrebbero detto di poter riconoscerne forse solo uno. Sul caso indagano gli agenti agli ordini di Mario Gagliardi.
Ultimo aggiornamento: Martedì 2 Dicembre 2014, 08:14
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