Stuprò una 15enne a Prati, il militare
31enne condannato a 10 anni di carcere
di Davide Manlio Ruffolo
Era la notte tra il 29 e il 30 giugno quando a Roma si celebrava la Girandola Barocca, la festa con fuochi d'artificio dedicata ai patroni di Roma, San Pietro e Paolo. Al termine dell'evento, la giovanissima vittima e le sue due amiche avevano raggiunto la fermata dell'autobus con cui sarebbero dovute rientrare a casa. Mentre attendevano l'arrivo del mezzo pubblico, un giovane di bell'aspetto le aveva notate e, dopo averle raggiunte, qualificandosi come poliziotto, aveva chiesto loro i documenti d'identità.
Poi, con la scusa di dover sottoporre una delle ragazze ad un controllo al commissariato, l'avrebbe condotta in un prato per abusarne sessualmente. Mentre passavano i minuti, non vedendo tornare la giovane, una delle amichette si era insospettita e aveva dato l'allarme chiamando la madre. Proprio quest'ultima, accorsa sul posto, avrebbe visto il 31enne di ritorno a piazzale Clodio assieme alla ragazzina che appariva decisamente sotto choc. Immediatamente la donna aveva capito quanto successo e, così, si era lanciata all'inseguimento di Giuseppe Franco che, però, era riuscito a seminarla.
Una breve latitanza, durata appena 2 giorni, a seguito del quale il militare era stato consegnato alla giustizia. In occasione dell'incidente probatorio la vittima dell'abuso, in lacrime, aveva raccontato quei terribili momenti: «Diceva che se avessi urlato o mi fossi mossa mi avrebbe fatto del male e poi lo avrebbe fatto alle mie amiche» e così «ho solo sperato che finisse prima possibile».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 3 Marzo 2016, 10:31
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