Tangenti, cambiano le accuse
nei confronti di Formigoni?

Tangenti, cambiano le accuse ​nei confronti di Formigoni?

di Benedetta Dalla Rovere
Potrebbero cambiare le accuse per Roberto Formigoni nel procedimento sulla discarica di Cappella Cantone. Il gup Vincenzo Tutinelli ha infatti ordinato ai pm Antonio D'Alessio e Paolo Filippini di riscrivere la descrizione dei fatti contestati all'ex governatore lombardo.





Formigoni è indagato per corruzione, ma secondo il gup il capo d'imputazione «è strutturalmente diverso da come emerge dagli atti». Dalle carte della Procura, per il gup, «non emergono gli atti contrari ai doveri d'ufficio». I pm Paolo Filippini e Antonio D'Alessio avranno tempo fino al 24 settembre. Soddisfatto l'ex governatore lombardo, ora senatore di Ncd, «perché comincia ad emergere la verità». «Il giudice riconosce che non ho commesso atti contrari ai miei doveri d'ufficio - ha detto - dunque l'accusa si sgretola».



Formigoni non è l'unico personaggio eccellente coinvolto nella vicenda. Tra gli altri imputati, in tutto 13 persone e 5 società, anche l'ex assessore all'Ambiente Marcello Raimondi e l'ex vicepresidente del Consiglio regionale Franco Nicoli Cristiani, arrestato nel novembre 2011. Secondo l'accusa, avrebbe preso 100mila euro dall'imprenditore Pier Luca Locatelli per dare l'ok all'apertura della discarica di Cappella Cantone, nel Cremonese.



A mettere nei guai Formigoni, invece, la delibera regionale dell'aprile 2011, redatta dallo stesso ex governatore in contrasto con alcune norme a protezione dell'ambiente, che consentiva di smaltire l'amianto nella discarica. Per il via libera del Pirellone, secondo i pm, Locatelli avrebbe pagato un milione di euro ai vertici della Compagnia delle Opere di Bergamo, che facevano da tramite con Formigoni e Raimondi. Proprio le prove sulla tangente alla Cdo di Bergamo, per il gup, non corrispondono al capo di imputazione, che quindi va riscritto.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 3 Luglio 2014, 12:40
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