Malore in atterraggio, Silvio Berlusconi ricoverato a New York

Malore in atterraggio, Silvio Berlusconi ricoverato a New York
Venerdì 30 settembre il Presidente Silvio Berlusconi ha avuto un lieve malore in fase di atterraggio a New York City. Lo comunica una nota della segreteria dello stesso Berlusconi. Il medico curante, professor Alberto Zangrillo, al suo seguito, ha disposto il trasferimento presso il pronto soccorso del Presbyterian Hospital a cui ha fatto seguito ricovero nella medesima struttura ospedaliera. Dopo una serie di approfonditi accertamenti, che hanno escluso problemi di natura cardiovascolare il Presidente Berlusconi è stato dimesso nella giornata del 3 settembre con indicazione di rimanere a New York sotto controllo sanitario.


Da quanto è stato riferito da fonti qualificate, nella documentazione medica prodotta dalla difesa di Berlusconi per la richiesta di legittimo impedimento si evince che il leader di Fi è ricoverato a New York da venerdì scorso. Nella certificazione non viene precisato il periodo per il quale sarà necessario il ricovero ma viene chiarito, da quanto si è appreso, che il ricovero si è reso necessario per accertamenti in seguito a scompensi pressori e a flogosi legati al decorso post operatorio dopo l'intervento al cuore del luglio scorso.

Il gup di Milano Laura Marchiondelli ha accolto la richiesta di legittimo impedimento per motivi di salute presentata da Silvio Berlusconi nell'udienza preliminare del procedimento cosiddetto Ruby ter e ha stralciato la sua posizione da quella degli altri 23 imputati, rinviando per lui l'udienza al prossimo 15 dicembre. Berlusconi, come spiegato dalla difesa, è negli Stati Uniti per accertamenti medici e cure. Il procedimento prosegue oggi per gli altri imputati.

Berlusconi ha fatto i controlli di routine al Columbia Presbyterian Hospital di New York ed è stato dimesso oggi.
I controlli, eseguiti dall'equipe che lo aveva operato a Houston alcuni anni fa, si apprende da fonti di FI, sono andati bene e il cavaliere dovrebbe rientrare a breve in Italia, accorciando i tempi della sua permanenza nella Grande Mela. Il programma originario della visita prevedevano un soggiorno almeno fino a mercoledì compreso. Ma l'ex premier potrebbe rientrare anche domani senza escludere - si apprende ancora - qualche incontro di lavoro e a livello politico, con uno sguardo alle prossime elezioni presidenziali negli Usa.

 



 

Ultimo aggiornamento: Lunedì 3 Ottobre 2016, 22:00
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