Il governo accelera per le riforme con la tecnica
del canguro per superare l'ostruzionismo

Il governo accelera per le riforme con la tecnica ​del canguro per superare l'ostruzionismo

di Alessandra Severini
ROMA - il canguro l'animale simbolo del complicato cammino della riforma del Senato. Il nome del marsupiale viene usato per indicare quel meccanismo in forza del quale la bocciatura di un emendamento fa cadere tutti quelli di analogo contenuto.





È a questo meccanismo che Renzi si affida per portare a casa il voto sulla riforma prima di Ferragosto, superando così di un balzo il feroce ostruzionismo delle opposizioni. Perché il premier quelle riforme intende portarle a compimento “costi quel che costi”. In versione zen, su twitter, Renzi ribadisce il concetto: “Mentre loro hanno finito il tempo, noi non abbiamo finito la pazienza”.



Intanto nell'aula di palazzo Madama ogni giorno è fatto di caos e polemiche e ieri per contestare il ricorso al canguro i 5 stelle hanno portato sui banchi un animaletto di peluche, innescando una polemica con il presidente Grasso che li ha invitati immediatamente a toglierlo. Nonostante le polemiche sull'uso della tecnica anti ostruzionismo la Giunta del Regolamento ha dichiarato il canguro legittimo e anche ieri il meccanismo ha falcidiato centinaia di emendamenti. Per il momento la maggioranza allargata a Forza Italia ha retto l'urto del voto segreto e l'emendamento sul Senato elettivo, presentato dal frondista di Fi, Augusto Minzolini, è stato bocciato nonostante abbia raccolto 114 sì.



Il governo per questo deve dire grazie anche ai fuoriusciti di Sel, mentre i rapporti fra il Pd e il partito di Vendola sembrano ormai logori. Il governatore pugliese minaccia “serie conseguenze” dopo la “rottura unilaterale del Pd” e chiede al rottamatore di chiarire se l'alleanza con la destra è una scelta strategica della sua segreteria. La strategia di Renzi è comunque quella di calmare la dissidenza offrendo modifiche alla legge elettorale. È con questa promessa che ha sedato i ribelli del suo stesso partito. Si parla per esempio del ritorno alle preferenze di lista alla Camera con i soli capilista bloccati e dell'abbassamento delle soglie di sbarramento. Tutte possibili modifiche che avrebbero già il sì dell'alleato di punta sulle riforme: Forza Italia.



Oggi intanto in Consiglio dei ministri verranno illustrate le linee guida del decreto cosiddetto Sblocca-Italia: l'intenzione, dopo un mese di confronto, è approvarlo a fine agosto. Il decreto affronta molte questioni: dalla riforma dei porti alle infrastrutture, dall'accelerazione sui fondi UE alle semplificazioni. È uno degli interventi sui cui il governo punta per ridare slancio all'economia, ma intanto si fatica a trovare le risorse per finanziare la cassa integrazione.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 31 Luglio 2014, 09:43
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