Renzi, prove di pace con Forza Italia e con la
minoranza Pd: "Sì dialogo, no ostruzionismo"

Renzi, prove di pace con Forza Italia e con la ​minoranza Pd: "Sì al dialogo, no all'ostruzionismo"

di Alessandra Severini
ROMA - Svelenire il clima, tornare al dialogo con le opposizioni. Matteo Renzi ci prova, ma avverte che non è disposto a rallentarele riforme pur di fare la pace: “Il dialogo resta aperto fino all'ultimo ma non con un mercimonio di emendamenti perchè non è il mercante in fiera”.



Un appello rivolto naturalmente ai forzisti, ex alleati dell'ormai stracciato patto del Nazareno, ma anche alla sua minoranza, che chiede di riaprire la discussione su legge elettorale e riforma costituzionale. “Non accettiamo - chiarisce il premier - che un'arma di veto, l'ostruzionismo, possa fermare il nostro lavoro: in questa legislatura il si e no non lo danno le opposizioni”. In realtà da giorni è al lavoro la diplomazia per evitare che l'opposizione si sfili anche dal voto finale sulla riforma costituzionale.



Il problema è che Forza Italia è spaccata fra chi vorrebbe una dura opposizione al governo, senza temere un ritorno anticipato alle urne e chi vorrebbe continuare il cammino delle riforme intrapreso insieme al Pd. La sinistra dem invece chiede che il confronto riparta da Sel, cioè da quell'alleanza che ha portato all'elezione di Mattarella. Nell'opera di pacificazione del Parlamento sarà utile anche l'iniziativa del presidente della Repubblica, che oggi riceverà le delegazioni di Sel e Forza Italia che avevano chiesto udienza al Colle dopo l'Aventino delle opposizioni nella seduta fiume per la approvazione della riforma costituzionale.

Il premier lascia l'opera di mediazione ai suoi fedelissimi e si occupa di realizzare le tante riforme annunciate.



Per il Consiglio dei ministri di venerdì prossimo annuncia nuovi decreti attuativi del jobs act, con la cancellazione dei contratti di collaborazione e il decreto sulla maternità. Sul tavolo del Cdm di venerdì dovrebbe arrivare anche l'atteso Ddl Concorrenza che riguarderà diversi settori: della poste all'energia, dalle assicurazioni alle professioni, dalla sanità ai trasporti. In particolare si attendono misure di liberalizzazione per l'Rc auto e altre relative all'attività dei notai. Per alcuni settori chiave, come i trasporti e la sanità, sarebbe in corso però un duello tra ministeri che riguarda da una parte il nodo dei porti, dall'altro quello delle farmacie.



Per fine febbraio Renzi ha annunciato inoltre la riforma della scuola, che dovrebbe essere composta da un provvedimento d'urgenza e da un ddl delega e contenere le misure per la stabilizzazione di 150 mila precari. Nella maratona notturna per l'approvazione del decreto milleproroghe (su cui il governo metterà la fiducia) saltano invece le modifiche alle norme sulle frequenze tv che avrebbero eliminato lo sconto per Rai e Mediaset da circa 40 milioni.

Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Febbraio 2015, 10:22
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