Lombardia, la Regione pronta a votare
il taglio ai vitalizi degli ex consiglieri

Lombardia, la Regione pronta a votare ​il taglio ai vitalizi degli ex consiglieri

di Alessandro Franzi
Per la prima volta, gli ex consiglieri regionali della Lombardia stanno per vedersi decurtare l'assegno vitalizio maturato per i loro trascorsi al Pirellone. Anche se al momento - sempre che non ci siano intoppi prima dell'approvazione finale - si tratta di un progetto di legge a tempo, fino alla fine del 2018, perch cos la Regione conta di evitare il rischio di ricorsi e di trattenere i risparmi nel bilancio senza doverli trasferire allo Stato.





Le forze politiche hanno formalizzato nel progetto di legge bipartisan un accordo per prelevare un contributo di solidarietà che costringa i predecessori a partecipare agli sforzi per ridurre i costi della politica, dopo che i vitalizi sono stati aboliti. L'intesa è il frutto del tavolo di lavoro che è stato coordinato in questi mesi dal presidente del Consiglio lombardo, Raffaele Cattaneo (Ncd), con i rappresentanti di tutti i gruppi, maggioranza e opposizione. È previsto l'innalzamento da 60 a 66 anni dell'età per maturare il diritto al vitalizio, con una contestuale rimodulazione degli assegni, con un taglio medio del 10,2% sotto forma appunto di un progressivo contributo di solidarietà (si va da un minimo del 5% a un massimo del 16%). Il Pirellone ha calcolato di poter tagliare in questo modo le spese, passando dai 7,4 milioni spesi ogni anno per pagare gli assegni agli ex consiglieri a 6,9 milioni.



Per il limite del 31 dicembre 2018 c'è l'impegno politico a prorogarlo con una nuova legge. Intanto ci si prepara alla discussione del provvedimento a settembre, per portarlo alla votazione finale entro la fine del mese. «Abbiamo fatto tutti i tagli che dovevamo, ora basta, giudicateci per quello che facciamo», ha chiesto Cattaneo. «Sui vitalizi - ha detto Stefano Buffagni - è solo un primo passo, una dieta. Ma è una nostra prima vittoria».

Il capogruppo del Pd, Enrico Brambilla, ha spiegato che in commissione si lavorerà «per migliorare il testo». Siamo un modello di sobrietà per il Paese», si è detto sicuro il capogruppo leghista, Massimiliano Romeo.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 31 Luglio 2014, 11:13
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