Renzi: "Regionali non sono un test su di me".
Fi: "Viola il silenzio, intervenga Mattarella"

Renzi: "Regionali non sono un test su di me". Fi: "Viola il silenzio, intervenga Mattarella"
«Quello del lavoro è il dogma più forte da sradicare, si pensava di difendere il lavoro, difendendo l'articolo 18». Esordice il premier, Matteo Renzi, al Festival dell'economia di Trento.

«Dare al riformismo un'anima e la capacità di attrarre i sogni e la temerarietà nel nostro Paese è sfida meravigliosa» aggiunge sottolineando che «il dibattito tra riformisti e rivoluzionari c'è sempre stato a sinistra in Italia, con l'idea che i rivoluzionari scaldassero l'anima e poi perdessero le elezioni e invece i riformisti non riuscissero a entusiasmare il proprio popolo».



«A settembre quando avremo finito di fare le riforme» l'Italia in Europa inizierà «con determinazione che non immaginate» una battaglia contro l'austerity.

«Non dico che andremo a fare casino, ma ci si avvicina».



Intervento sulle Regionali. Francamente no, per me le europee hanno un grande valore. Per me il punto centrale è cambiare la politica europea. Le elezioni locali hanno valenza locale». «Se ogni volta il voto è un sondaggio sul gradimento del governo finisce, ad esempio con le europee, che si mandano in Europa persone che stanno lì solo perchè sono più o meno amiche del capo del governo o dell'opposizione». «Faccio un appello, e parlo di europee visto che sono in silenzio elettorale, abituiamoci a pensare che il voto serve per quello per cui si vota
».



Poi precisa. Non apro bocca sulle questioni di politica nazionale.
Noi siamo in prima linea sulla legalità, contro la corruzione, con la reintroduzione del falso bilancio, l'autoriciclaggio. Ma tutte le questioni della campagna elettorale per le regionali le considero un tema chiuso alle 23.59 di venerdì». Così il premier Matteo Renzi al Festival Economia di Trento, risponde a Lilli Gruber che chiede della lista degli impresentabili e delle tensioni con la presidente della bicamerale Antimafia Rosy Bindi.




Le critiche di Forza Italia. «Apprendiamo che violando in modo sfacciato la regola del silenzio elettorale oggi pomeriggio Renzi partecipa a una manifestazione a Trento con il suo protegè dell'Inps, Boeri». Lo scrive «Il Mattinale», la nota politica redatta dallo staff del gruppo Forza Italia della Camera dei deputati. «La cosa non può accadere, non deve accadere. La schizofrenia di Renzi che invoca la moralità e la tradisce mentre la proclama, non può arrivare al punto di uno sfregio che impone il richiamo alla legalità repubblicana del Capo dello Stato prima che sia la Procura di Trento a provvedere», conclude Il Mattinale.
Ultimo aggiornamento: Sabato 30 Maggio 2015, 20:52