Referendum, Grillo: “Denuncio Renzi”. La replica: “Il voto per il Senato ci sarà”

Referendum, Grillo: “Denuncio Renzi”. La replica: “Il voto per il Senato ci sarà”

di Alessandra Severini
Insulti, accuse, denunce e ricorsi. Le ultime ore di campagna referendaria confermano il clima di altissima tensione che si concentra intorno al referendum del 4 dicembre. Il leader del Movimento 5 stelle Beppe Grillo ha annunciato sul suo blog l’intenzione di «denunciare penalmente Renzi per il reato di abuso della credulità popolare in merito alla falsa scheda elettorale del Senato che ha mostrato pubblicamente».

Una minaccia davanti alla quale il premier fa spallucce. «Se i Cinque stelle vogliono denunciarmi facciano: sarò a Palermo e laggiù sanno qual è il percorso per il tribunale», punge con implicito riferimento alla vicenda delle firme false che ha coinvolto il M5s nel capoluogo siciliano. Renzi ribadisce ancora che «non è vero che togliamo il diritto di voto all’elettore. I nuovi senatori saranno eletti dai cittadini, però conteranno meno».

L’attesa è tutta per l’esito del referendum. Il M5s invoca il voto anticipato e annuncia una festa sotto Palazzo Chigi in caso di vittoria del No, il premier preferisce non evocare scenari. Sul possibile appoggio del Pd a un governo di scopo dice che il «partito deciderà nelle sedi stabilite». Quel che è certo è che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si atterrà alle regole istituzionali. Quello di domenica non è un voto di fiducia al governo e il problema di un nuovo esecutivo verrà affrontato solo quando Matteo Renzi, se lo deciderà, salirà al Colle, sia nel caso di una vittoria del Sì che del No.

Il risultato finale rischia di essere sul filo per i tanti indecisi e determinante potrebbe essere il voto degli italiani all’estero. Ieri sono scaduti i termini per votare ma proprio sul voto dei poco più di 4 milioni di connazionali in giro per il mondo si sta consumando uno scontro che rischia di proseguire anche dopo il 4 dicembre. I sostenitori del No infatti segnalano irregolarità e abusi, mentre la Farnesina respinge ogni accusa assicurando «la professionalità e l’assoluta imparzialità» della rete diplomatica e «diffidando dal divulgare notizie false che possano essere diffamatorie».

Intanto oggi si chiude in Italia la campagna elettorale probabilmente più rissosa degli ultimi anni. Matteo Renzi sarà nella sua Firenze, Beppe Grillo a Torino insieme ai big del Movimento 5 stelle. Niente piazza ma interviste in tv per Silvio Berlusconi, mentre Matteo Salvini sarà a Milano. Poi silenzio di sabato e parola alle urne, che resteranno aperte domenica dalle 7 alle 23.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 2 Dicembre 2016, 10:18
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