Quirinale, i veti incrociati dei partiti potrebbero
portare per la prima volta una donna al Colle

Quirinale, i veti incrociati dei partiti potrebbero ​portare per la prima volta una donna al Colle

di Margherita Ossoli
Che Giorgio Napolitano avesse intenzione di lasciare in anticipo il Quirinale si sapeva da tempo. Ma appena diffuse le notizie di un abbandono vicino, la ridda di nomi per la scelta del successore si è scatenata.





Tra i nomi in circolazione, quello dell'ex segretario Pd Walter Veltroni, l'evergreen Giuliano Amato, il 'solito' professore Romano Prodi, la senatrice Pd Anna Finocchiaro, C'è chi lo vorrebbe donna (come auspica il presidente della Camera Laura Boldrini) chi esclude che possa venire dall'area del centrosinistra (Forza Italia). Come d'abitudine, Renzi vorrebbe un candidato con caratteristiche precise, che dia un segnale di “novità” e “cambiamento”. Ecco perchè si parla frequentemente della possibilità che per la prima volta nella storia della Repubblica, salga al Colle una donna.



Il veto di Berlusconi a una personalità spiccatamente proveniente dalla sinistra, potrebbe aprire le porte a candidate come Roberta Pinotti, attuale ministro della Difesa, o Marta Cartabia, giudice della Consulta. E poi, come sempre, torna il nome della radicale Emma Bonino. Certo, per Forza Italia il candidato ideale resta Gianni Letta (ma non dispiacerebbe Amato). Il Movimento 5 stelle, invece, si affiderà come al solito alla scelta della Rete.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 10 Novembre 2014, 08:59
© RIPRODUZIONE RISERVATA