Partiti, boom del 2 per mille dopo il flop 2014.
Renzi: "549mila italiani hanno dato soldi al Pd"

Partiti, boom del 2 per mille dopo il flop 2014. Renzi: "549mila italiani hanno dato soldi al Pd"
Dopo il flop del primo anno, boom del due per mille ai partiti. E' stato il premier Matteo Renzi ad annunciare l'impennata degli italiani che hanno deciso di versare una parte delle loro tasse ai partiti.



Renzi ha fornito solo i dati relativi al Pd, da cui però si evidenzia una crescita di 54 volte - da 10.157 a 549.196 - del numero dei cittadini che hanno deciso di dare i soldi al Partito democratico. La cifra versata complessivamente però è cresciuta molto meno: da 199mila euro a 5,5 milioni (27 volte), segno che sono stati molti di più i cittadini che hanno finanziato i partiti ma con cifre in media molto più basse.



L'anno scorso erano stati solo 16.518 gli italiani che avevano deciso, al mommento di fare la dichiarazione dei reddito, di versare il due per mille delle tasse a un partito. In tutto il soldi raccolti dai tesorieri di Pd, Lega, Sel, Forza Italia e delle altre forze politiche erano stati solo 325mila euro.



Tanti ancora non lo sanno, ma alla fine del 2013 con la legge che ha abolito gradualmente il finanziamento pubblico (i fondi verranno tagliati del tutto solo a partire dal 2017) è stato ideato un meccanismo simile a quello dell’8 per mille che finanzia la Chiesa cattolica anche per i partiti. A partire dall’anno scorso si può quindi decidere di destinare il 2% dell’Irpef a un movimento politico. Il primo anno però il meccanismo - un po' per la rabbia sempre più diffusa verso la politica, un po' perché quasi nessuno lo sapeva - era stato un grande flop.



Ora invece Renzi esulta. «Vorrei ringraziare i 549.196 italiani che hanno scelto di destinare il 2 per 1000 al Partito democratico. Immagino lo stupore di tanti. Ma il dato di oggi non è una sorpresa per noi: è un invito a continuare con il Pd come motore delle riforme e del cambiamento», ha scritto il segretario del Pd in un post su Facebook.



«Quando abbiamo iniziato la battaglia per l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, eravamo in pochi a crederci. Sembrava impossibile affermare un modello diverso, trasparente e responsabile. Ci dicevano: "Così distruggete la democrazia e la partecipazione". In realtà, restituire ai cittadini la libertà di finanziare o meno un partito è stato un nostro obiettivo fin dalla Leopolda», continua il presidente del Consiglio nel post, rilanciato su Twitter con le parole: «Perché è stato giusto abolire il finanziamento pubblico ai partiti». «Oggi - conclude Renzi - è un giorno importante per il Pd e per tutti quelli che credono che l'antipolitica si combatta con la buona politica. I cittadini, se coinvolti in un progetto per il Paese, non si tirano indietro e anzi ci danno fiducia».



«Sono numeri eccezionali: 549mila italiani hanno optato per il 2x1000 al Pd, con un ricavo pari a 5 milioni e mezzo di euro, è un dato senza precedenti», ha poi aggiunto a Skytg24, il tesoriere del Pd Francesco Bonifazi, parlando di «un colpo all'antipolitica e anche a chi, magari all'interno del nostro partito, ci accusava con l'abolizione del finanziamento pubblico, di minare in qualche modo la democrazia».



Per quest’anno lo stanziamento massimo previsto dalla legge per il due per mille è di 9,6 milioni (che saliranno a 27,7 milioni nel 2016 e 45 nel 2017). «Noi ne abbiamo presi 5,5, quindi sostanzialmente il 60% del totale», ha spiegato ancora il tesoriere del Pd. «Avevamo ragione: no al finanziamento pubblico, si alla buona politica», ha poi aggiunto Bonifazi anche su Twitter.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 3 Settembre 2015, 09:50