Migranti, la Francia: "Se ne occupi l'Italia".
E Renzi replica: "Non possono lasciarli qui"

Migranti, la Francia: "Non devono passare, se ne occupi l'Italia". E Renzi replica: "Non possono lasciarli da noi, no agli egoismi"

di Stefania Cigarini
ROMA - È scontro tra Francia e Italia sull’emergenza migranti.





Il premier Bernard Cazeneuve ha detto: «I migranti non passano, se ne occupi Roma», motivando così il blocco (di fatto il ripristino dei controlli fissi in barba a Schengen) alla frontiera di fronte a Ventimiglia. La situazione nella Lampedusa nel Nord, è stata per giorni alle stelle. Cazeneuve ha stilato il pedigree di questa tragedia umana: «Ci sono molti migranti economici irregolari che non sono dunque oggetto di persecuzioni». E ha chiesto un centro di smistamento italiano che verifichi lo status della povera gente.



Molti hanno trascorso la notte sugli scogli, tutti chiedono di poter transitare, perché indietro, nell’orrore, non possono tornare. Di 8.000 che hanno tentato l’ingresso in Francia - una sorta di naturale approdo, come ex paese colonialista - da inizio d’anno, ne hanno rispediti indietro 6.000. Di fronte all’atteggiamento ostile del partner europeo, il premier Matteo Renzi ha replicato: «Il piano A è che, come comunità, ci si fa carico di risolvere insieme il problema. L’atteggiamento muscolare di alcuni ministri di Paesi amici va in direzione opposta. Il piano B è che se non si trovano altre soluzioni, L’Italia farà da sola. la Francia non può avere navi in Mediterraneo e lasciare i migranti a noi». Per Matteo Salvini, leader della Lega: «Renzi è un fenomeno, Adesso scopre che cosa è l’Europa e che l’Italia deve fare da sola». A Milano il sindaco Giuliano Pisapia chiede una tregua: «Abbiamo fatto la nostra parte, e continueranno a farla - ma più di così la città non può fare, ho chiesto che non vengano inviati ulteriori profughi».



L’Onu, attraverso l’alto commissario per i Diritti Umani, Zeid Ràad Al Hussein, ha raccomandato alla Ue di compiere «passi coraggiosi» per «dare rifugio, su un certo numero di anni, a un milione di rifugiati da Siria e altrove». Il resto d’Europa tace in attesa del vertice dei capi di Stato Ue del 25 e 26 giugno. Summit che minaccia di finire, ancora una volta, senza risultati di fatto. E per domani alle 13, a Catania, è previsto lo sbarco di una nave con a bordo circa 450 migranti soccorsi ieri nel Canale di Sicilia.
Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Giugno 2015, 07:16
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