Maroni e la scritta sul Pirellone: "Volevo
creare un caso mediatico e ci sono riuscito"

Maroni e il Pirellone: "Volevo creare un caso mediatico"
Dopo le polemiche degli ultimi giorni, Roberto Maroni parla della scritta 'Family Day' comparsa sul Pirellone, il grattacielo che ospita la Regione Lombardia guidata dal politico leghista.


«Abbiamo ottenuto quello che volevamo: creare un caso mediatico». Lo confessa Roberto Maroni, riguardo all'iniziativa di accendere le luci del grattacielo Pirelli, sede della Regione Lombardia, con la scritta 'Family day'.

Il governatore, intervistato dal Corriere della Sera, sottolinea di aver «voluto enfatizzare un fatto dalla rilevanza politica straordinaria. Se il parlamento approverà le unioni civili con la stepchild adoption, il Nuovo centrodestra non potrà restare in quella maggioranza. Se non venissero approvate, Renzi ne uscirà sconfitto. Qualcosa di molto interessante, che meritava eco adeguata».

Non è inadeguato che un'istituzione si schieri apertamente? «Macchè - risponde -. E non sono da solo: hanno tifato - a favore delle unioni - sia il sindaco di Milano che quello di Torino. Per non parlare della presidente della Camera Laura Boldrini. Le critiche sono frutto del buon vecchio doppiopesismo della sinistra. Io credo che sui valori e sui principi fondanti della nostra società dobbiamo schierarci e dobbiamo scendere in campo».

Per questo - dice - sarà al Family day: «Non è una decisione mia personale. Nel Piano regionale di sviluppo c'è un intero capitolo dedicato alla famiglia. Quella prevista dalla Costituzione repubblicana e dunque anche dalla Regione».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Gennaio 2016, 11:27
© RIPRODUZIONE RISERVATA