Se la crisi interesserà aziende a rilevanza strategica nazionale si potranno avere ulteriori sei mesi di bonus, da aggiungere ai 24 o 36 mesi, attingendo a un fondo ad hoc di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018.
Intanto, a completare l’attuazione del Jobs Act, sono stati approvati altri quattro emendamenti. La durata del congedo parentale facoltativo sale da 3 a 6 anni di età del bambino, per quello retribuito al 30%, e da 8 a 12 per quello non retribuito, che rimane di 6 mesi. Si riduce a cinque giorni dai quindici precedentemente previsti il periodo di preavviso per il datore di lavoro. Il congedo parentale potrà essere trasformato in part-time al 50%.
Tra le novità anche l’istituzione dell’Agenzia unica per le ispezioni e dell’Agenzia nazionale per l’occupazione.
La prima sarà destinata a contrastare in modo più razionale la lotta all’illegalità, con le possibili conseguenze in termini di risparmio in termini di spesa pubblica. La seconda, invece, partecipata da Stato, regioni e province autonome, sotto la vigilanza del ministero del Lavoro, si occuperà di politiche attive in materia di lavoro.
Saranno coinvolte anche le parti sociali. Il digitale, invece, entrerà nella semplificazione delle procedure burocratiche in materia di lavoro e nei controlli a distanza. Sul riordino delle forme contrattuali, dal 2016 si prevede il superamento dei contratti di collaborazione a progetto e dell’associazione in partecipazione a favore del lavoro subordinato, esteso pure alle attuali collaborazioni.
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#JobsAct. Cig, congedo mamme e addio ai co.co.pro: ecco le novità
Posted by Leggo - Il sito ufficiale on Giovedì 11 giugno 2015
Ultimo aggiornamento: Venerdì 12 Giugno 2015, 07:23
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