Italicum, Mattarella ha firmato la legge.
Renzi: "Finalmente governi stabili"

Mattarella ha firmato: l'Italicum è la nuova legge elettorale

di Alessandra Severini
ROMA - Prima lo aveva sussurrato, poi detto sempre più forte. Ora Pippo Civati, deputato del Pd, è passato ai fatti e ha annunciato l’addio al gruppo dem alla Camera e al partito. La legge elettorale e il voto di fiducia sono stati gli ultimi atti che lo hanno spinto ad un gesto sofferto, a lungo meditato. «Non ho più fiducia in questo governo, nelle sue scelte, nei modi che ha scelto, negli obiettivi che si è dato - scrive sul suo blog - Ormai il Pd è un partito nuovo e diverso, fondato sull’Italicum e sulla figura del suo segretario. Chi non è d'accordo, viene solo vissuto con fastidio».





Nel futuro dell’ormai ex esponente dem ci sarebbe la creazione di una nuova forza politica di centrosinistra. Sel gli ha già mandato un messaggio, invitandolo a “costruire insieme qualcosa di nuovo. Una forza di sinistra larga, popolare e di governo”. Questo semmai, avverrà più in là. Ora Civati entrerà nel gruppo Misto a Montecitorio e misurerà le sue forze già alle regionali di fine mese, dove in Liguria il suo candidato, Luca Pastorino, sfiderà la renziana Raffaella Paita. La creazione di un nuovo gruppo parlamentare (fra civatiani, ex M5s e Sel) non è alle porte, ma potrebbe, soprattutto al Senato, mettere in seria difficoltà il governo Renzi. Intanto è arrivata anche la firma del Presidente della Repubblica Mattarella sull’Italicum. Poco prima era stato il premier Renzi a firmare la legge, pubblicando la foto su twitter: «Una firma importante dedicata a tutti a quelli che ci hanno creduto, quando eravamo in pochi a farlo». L’agenzia di rating Fitch plaude alla riforma elettorale, definendola “un passo avanti nel percorso delle riforme istituzionali e strutturali intrapreso dall’Italia”.



Silvio Berlusconi tornerà a farsi vedere per sostenere i candidati di Forza Italia alle regionali. Nonostante i malumori interni, il leader è convinto che il partito debba essere rinnovato, con l’ingresso di una nuova classe dirigente. Un progetto che rischia di sfaldare definitivamente i gruppi azzurri in Parlamento. E sembra arrivato il momento dell’abolizione dei vitalizi per i parlamentari condannati. Ieri i Presidenti di Senato e Camera hanno ricevuto una delegazione di Libera che ha consegnato circa 500mila firme finora raccolte fra i cittadini. «Adesso - hanno detto Pietro Grasso e Laura Boldrini - è tempo di decidere».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Maggio 2015, 09:17
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