Giustizia, scontro nel governo: maggioranza
spaccata. Orlando: "Differenze con Ncd"

Giustizia, scontro nel governo: maggioranza spaccata. Orlando: differenze con Ncd
Su prescrizione, impugnazioni e intercettazione serve prudenza e solo una volta che si avr un testo scritto, che finora nessuno ha visto si potr aprire un vero confronto. Il Nuovo centrodestra non si piega al passo da maratoneta del premier Matteo Renzi sulla riforma della giustizia e frena sui nodi più spinosi, reiterando quelle differenziazioni con il Pd che neppure l'incontro di ieri con il ministro della Giustizia Andrea Orlando è riuscito a sciogliere. Le divergenze saranno sul tavolo del vertice di Ncd convocato per oggi e nel quale dirà la sua anche il leader Angelino Alfano. Ma anche Forza Italia frena.



È lo stesso viceministro Enrico Costa (Ncd) a spiegare le divisioni riemerse oggi sottolineando, da un lato, «la condivisione» raggiunta su «materia civile, norme su criminalità economica, riforma della magistratura onoraria» e dall'altro rimarcando la necessità di «approfondimenti» su prescrizione, impugnazioni e intercettazioni. È sui questi punti che Ncd chiede «maggiore tranquillità e cautela» perché vanno a toccare «i diritti dei cittadini». Per quanto riguarda in particolare la scelta dei tempi della prescrizione, tra gli alfaniani si sottolinea che essa «resta una scelta di natura prettamente politica».



E una maggiore «prudenza» i rappresentanti del Ncd, incontrando Orlando, l'hanno chiesta anche sull'ipotesi di ridurre i ricorsi in appello, laddove sulla limitazione delle pubblicazioni delle intercettazioni sembra essere stata invece accolta l'indicazione di Orlando di tenere prima una conferenza con le principali testate sulla questione. «Se si deve perdere un mese in più non è certo un problema», si sottolinea nel partito.



Il punto di partenza, rimarcano al tempo stesso gli alfaniani, deve però cambiare: sui tre punti della discordia «non esistono articolati, e, se ci sono, sono immaturi». Da qui, la proposta di affrontare tutti i nodi con un provvedimento unico, per non tornare più volte sullo stesso tema, seminando incertezze. La palla, ora passa a Renzi e Orlando. E se il Consiglio dei ministri, venerdì, produrrà delle linee guida su impugnazioni e prescrizione (punti che la responsabile Giustizia del Pd Alessia Morani ancora questa mattina includeva con certezza nel pacchetto), in quel caso ci sarà «un momento più serio di verifica», spiegano gli alfaniani, non escludendo un futuro punto d'incontro e mostrando apprezzamento per la prassi inaugurata da Orlando.



Il confronto, poi, dovrà sbarcare in Parlamento. E lì, con FI che ancora ieri, dopo il secondo incontro con Orlando, si è mostrata a dir poco scettica sulla riforma, il via libera di Ncd non potrà che essere decisivo.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Agosto 2014, 11:32