Giustizia, ecco il pacchetto:
verso la delega per le intercettazioni

Giustizia, ecco il pacchetto: verso la delega per le intercettazioni

di Silvia Barocci
ROMA - I testi ci sono e sono stati gi trasmessi a Palazzo Chigi. Il pacchetto messo a punto dal Guardasigilli Orlando è più che consistente e tocca anche quei punti del penale - prescrizione, intercettazioni, limiti all’appello, un’inedita condanna concordata con l’imputato che confessa - su cui le posizioni di Pd e Ncd restano distanti e che lasciano insoddisfatta l’opposizione, Forza Italia in testa. Per quanto Renzi sottolinei con un tweet l’importanza delle norme sul civile (un decreto per dimezzare l’arretrato che frena l’economia e per introdurre negoziazioni assistite da avvocati anche per divorzi e separazioni; un ddl delega per rivedere il processo civile), le spine sono in altri testi della riforma. Tutti disegni di legge. Quello sulla responsabilità civile dei magistrati - 5 articoli - conferma la responsabilità dello Stato che sarà però obbligato a rifarsi sul magistrato, entro tre anni e per la metà del suo stipendio, nei casi in cui «la violazione manifesta della legge e del diritto dell’Ue ovvero il travisamento del fatto o delle prove sono determinati da dolo o negligenza inescusabile». Il ddl sui reati economici è di 34 articoli e, tra l’altro, prevede: falso in bilancio con pene fino a 6 anni ma perseguibile d’ufficio solo se la società è quotata in borsa; pene fino a 8 anni per l’antiriciclaggio; obbligo di informare l’Autorità Anticorruzione in caso di inchieste su reati contro la Pa per i quali si ampliano i poteri di intercettazione. Ma le sorprese arrivano dai 28 articoli del ddl con modifiche alla normativa penale, sostanziale e processuale e ordinamentale.



GLI ASCOLTI

Nel ddl il capitolo intercettazioni è all’art.25, per dire che si delega il governo a garantire «la riservatezza delle comunicazioni e conversazioni telefoniche e telematiche oggetto di intercettazione, attraverso prescrizioni che incidano anche sulle modalità di utilizzazione dei risultati delle captazioni, avendo speciale riguardo alla tutela della riservatezza delle persone occasionalmente coinvolte nel procedimento e delle comunicazioni non rilevanti ai fini di giustizia». In altre parole, dopo aver consultato i direttori dei giornali, il governo potrebbe vietare la trascrizione integrale degli ascolti nelle ordinanze cautelari o di perquisizione.



LA PRESCRIZIONE

Sulla ex Cirielli il governo non torna indietro almeno per quanto riguarda il conteggio iniziale: il massimo della pena edittale aumentata di un quarto. Ma si prevede che la prescrizione sia sospesa per due anni al momento della condanna in primo grado. L’appello dovrà essere fatto in quei tempi, e se in secondo grado la condanna fosse confermata ci sarebbe un ulteriore stop di un anno in vista della Cassazione. In caso di assoluzione in appello, però, l’iniziale bonus di due anni di sospensione viene a cadere. Contrari Ncd, penalisti, e Forza Italia.



CONDANNA CONCORDATA

Altro pomo della discordia sono le impugnazioni. Non si potrà fare appello senza specificarne i motivi altrimenti il ricorso sarà inammissibile. La Corte d’appello dovrà rivedere solo quei punti. In caso di doppie condanne e assoluzioni non si potrà fare ricorso in Cassazione, ad eccezione della sola violazioni di legge. Il ddl prevede anche un meccanismo di giustizia riparativa: l’estinzione del reato per chi, in caso di delitti minori contro il patrimonio o a querela di parte, paghi e ripari il danno prima del dibattimento. Si potrà patteggiare una pena per reati fino a 3 anni e, novità assoluta, l’imputato che confessa potrà di concordare una pena fino a 8 anni (con relativa sconto da un terzo alla metà) Non c’è appello. Solo ricorso in Cassazione per vizi di forma


Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Agosto 2014, 13:41