Galan ai domiciliari dopo il patteggiamento:
ma il vitalizio resta. "Prenderà 80mila euro"

Galan ai domiciliari dopo il patteggiamento: ma il vitalizio resta. "Prenderà 80mila euro"
MILANO - Giancarlo Galan, ex governatore della regione Veneto, è ancora al centro di una bufera. La polemica riguarderebbe il generoso vitalizio che il deputato di Forza Italia riceverà, nonostante gli arresti domiciliari dopo il patteggiamento per corruzione nella vicenda Mose.



Il caso vuole che una legge regionale stabilisce il blocco solo a coloro che ricevono una pena superiore ai tre anni e vengono interdetti dai pubblici uffici. Il caso ha voluto che Galan patteggiasse 2 anni e 10 mesi. Il caso.



Come viene riportato su Repubblica, Galan, data la sua lunga carriera politica in consiglio regionale inziata nel 1995, andrà a percepire un vitalizio di oltre 80.000 euro lordi annui, sommati ai 96.000 euro di tfr.



"E' vergognoso - commenta il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Jacopo Berti su Repubblica - poi ci si chiede perché i cittadini non abbiano fiducia nelle istituzioni. La casta non andrà mai contro la casta, i partiti non faranno mai una vera legge per abolire i loro stessi privilegi, compresi i vitalizi ai condannati. Noi l'abbiamo sempre sostenuto, è per questo che ci siamo portati avanti e già nei mesi scorsi il M5S veneto ha raccolto più delle 7 mila firme necessarie per presentare una legge di iniziativa popolare".
Ultimo aggiornamento: Giovedì 30 Luglio 2015, 17:03
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