Di Maio parla di «lobby dei malati di cancro», Pd all'attacco. Lui si scusa

Di Maio parla di "lobby dei malati di cancro", Pd all'attacco. Lui si scusa: polemiche becere
Il vice presidente della Camera, e aspirante candidato premier grillino, Luigi Di Maio, finisce nella polemica per un incontro con i rappresentanti delle lobbies, finora tanto detestate dal Movimento 5 stelle. E' la base a criticarlo ma anche qualche parlamentare. A peggiorare la situazione poi è un post dello stesso Di Maio su Facebook in cui definisce lobby anche quella dei malati di cancro, scatenando la protesta del Pd.

«Casta a 5 Stelle: in due anni Di Maio è passato dal dare dei ladri alle lobby ad andarci a braccetto ma in gran segreto #coerenza #pinocchi», twitta, tra gli altri, Alessia Morani, vicepresidente del gruppo Pd a Montecitorio.

Ma sul web non mancano stilettate al vetriolo di attivisti e simpatizzanti. «Il messaggio di Di Maio è chiaro - scrive Francesco - non preoccupatevi, noi grillini abbaiamo ma non mordiamo, con noi i lobbisti e gli affaristi non hanno nulla da temere. Stai facendo il doppio gioco?». «Sono belli i lobbisti eh? Vergognati, uomo di palazzo che non sei altro», gli fa eco Enzo. Anche tra i parlamentari si alzano voci critiche. Soprattutto legate al fatto che l'incontro a Palazzo Cardelli, a due passi da Montecitorio, sia avvenuto a porte rigorosamente chiuse.

«Altro che streaming... - lamenta un deputato -. Se ti incontri con le lobbies, anche solo per dire che il loro è un mondo che va regolamentato, lo fai in chiaro. O quanto meno coinvolgi i colleghi, non vai solo e a umma umma». L'incontro alla Fb&Associati insomma non va giù a molti. E non passa inosservato il fatto che dallo staff della comunicazione, che tiene sempre accesi i riflettori sugli appuntamenti del vicepresidente della Camera, non sia giunta alcuna comunicazione ai giornalisti sull'appuntamento in agenda ieri. «Il post di Luigi oggi è tardivo -
attacca un senatore - se voleva essere trasparente informava i suoi follower prima, non a cose fatte».

«C'è una società di lobbying italiana che ha elaborato uno studio sugli ultimi tre anni in Parlamento del M5S. Questo studio scientifico sconfessa molti luoghi comuni con cui ci hanno sempre attaccato. Si sono studiati 35.000 proposte del M5S ed hanno analizzato il nostro comportamento. Ieri sera sono stato volentieri alla loro presentazione dell'elaborato», ha scritto Di Maio su Facebook. «Io non ce l'ho con le lobbies. Esiste la lobby dei petrolieri e quella degli ambientalisti, quella dei malati di cancro e quella degli inceneritori. Il problema è la politica senza spina dorsale, che si presta sempre alle solite logiche dei potentati economici decotti», ha sottolineato il membro del direttorio M5S. «Abbiamo anche discusso di regolamentazione delle lobbies. È dal 2014 che mi batto per un regolamento sui lobbisti alla Camera. Il rapporto tra portatori d'interessi e politica va regolato per Legge». Parole che hanno scatenato la polemica.

«Le parole del vicepresidente Luigi Di Maio nei confronti dei malati di cancro sono vergognose e indegne. Definire lobby coloro che hanno avuto la sfortuna di avere un tumore lascia esterrefatti. Ma lascia ancora più sorpresi che ciò venga detto proprio quando Di Maio incontra lobbies vere. Si è trattato del tentativo di far passare in secondo piano, proprio con una gaffe gravissima fatta ad arte, l'incontro con quei gruppi di pressione sempre demonizzati? In tutti i casi si scusi e si vergogni, e abbia rispetto per il dolore altrui questo gattopardo pseudomoralista». Lo afferma Ernesto carbone della segreteria del Pd.

Anche i senatori del Pd stigmatizzano su twitter le affermazioni del vicepresidente della Camera. Francesca Puglisi scrive: «Al peggio non c'è mai fine. Di Maio parla di lobby dei malati di cancro. Si scusi». Stefano Vaccari aggiunge: «Di Maio inqualificabile. Si scusi subito per aver accusato i malati di cancro di essere una lobby. Vergogna». Mauro Del Barba: «Parlare di lobby dei malati di cancro è davvero indecente. Di Maio si vergogni».

«Sono dispiaciuto che a causa delle mie affermazioni, strumentalizzate ad arte dal Pd, le associazioni dei malati di cancro siano finite in una becera polemica politica - ha poi scritto Di Maio -. A loro sento di dover chiarire il senso delle mie parole e di un accostamento ("lobby degli inceneritori" e "lobby dei malati di cancro") che può essere apparso infelice: in Parlamento ci sono portatori di interessi negativi, come quelli degli inceneritori, e portatori di interessi positivi, come quelli appunto delle associazioni dei malati di cancro, che devono poter dialogare con le istituzioni affinché il Parlamento approvi leggi a favore del loro diritto alla salute. Le loro sollecitazioni e indicazioni sono preziose per noi portavoce. Mi scuso se le mie parole sono risultate offensive», ha sottolineato il vice presidente della Camera.

 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Luglio 2016, 19:42
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