Ddl Cirinnà, manca l'accordo sulle adozioni.
Maggioranza spaccata, resta il 'canguro'

Manca l'accordo sulle adozioni, Il Pd è spaccato e resta il 'canguro'

di Alessandra Severini
ROMA- Il Pd rimane diviso sulla stepchild adoption. Non sono bastate oltre tre ore di riunione per allontanare i dubbi che i senatori cattolici del partito nutrono sull’art.5 del ddl Cirinnà. 

Ad inasprire i rapporti fra i dem, la decisione di mantenere il supercanguro, l’emendamento Marcucci che, se approvato, spazzerebbe via la quasi totalità degli emendamenti al ddl Cirinnà. I cattodem hanno dichiarato che voteranno contro l’emendamento, poiché chiedono di poter discutere in aula e di poter esprimere il loro voto, in particolare sull’emendamento firmato da Stefano Lepri che sostituisce la stepchild adoption con l’affido rafforzato.

L’unica strada su cui potrebbe essere trovata l’intesa prevede lo spacchettamento dell’emendamento che verrebbe votato in due parti separate: prima la parte che cancella gli emendamenti sulle adozioni e poi la parte riguardante gli altri articoli. Al termine della riunione, il capogruppo Pd al Senato Zanda ammette che la «sintesi ancora non c'è», ma avverte: «Dobbiamo procedere con attenzione e prudenza, perchè oltre a una posizione unitaria del Pd, occorre mantenere un rapporto solido con l'aula per arrivare a trovare una maggioranza più larga possibile».

Le trattative continueranno così anche questa mattina, nel tentativo di non arrivare nell’incertezza al voto del pomeriggio. Rimangono contrari alle adozioni i centristi di Ap e anche il senatore Mario Monti ha annunciato che voterà la legge sulle unioni civili ad eccezione della stepchild adoption. Forza Italia, invece, è per il no al ddl Cirinnà, definito «un pastrocchio». «In Italia – ha spiegato il presidente dei deputati di FI, Renato Brunetta - ormai c'è un clima per il quale si possono e si devono riconoscere le unioni omo affettive, ma queste unioni non vanno equiparate al matrimonio».
 
Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Febbraio 2016, 10:11
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