Consulta, fumata nera su Violante-Bruno.
Grillo sul blog: "Questi due non li votiamo"

Consulta, fumata nera su Violante-Bruno. Grillo: "Non li votiamo"
ROMA - Fumata nera per l'elezione di due giudici costituzionali da parte del Parlamento in seduta comune. Nessun candidato ha raggiunto il quorum richiesto dei 3/5 dei componenti dell'Assemblea, pari a 570 voti.



Servirà una nuova votazione, la quattordicesima. La prossima votazione del Parlamento in seduta comune per eleggere i giudici della Corte costituzionale si terrà martedì 23 settembre alle ore 12.



GRILLO: QUESTI NON LI VOTIAMO «Il M5S questi non li vota. O ci sono candidati all'altezza delle Istituzioni, o il M5S non si sporcherà le mani. Se poi i nomi fanno parte del Patto del Nazareno, la rogna se la grattino Renzie (insieme ai parlamentari che gli hanno voltato le spalle) e Berlusconi (che in FI conta ormai come il due di picche a briscola) ed eventualmente Napolitano. Noi in questa combine non c'entriamo». È quanto si legge nel post che apre la pagina del blog di Beppe Grillo.



«Il Capo dello Stato - premette il blog di Grillo - si pone alcuni 'gravi interrogativi’ che evidentemente non si era posto in passato sullo stravolgimento del Senato e sul patto sulle riforme costituzionali fatto con un pregiudicato a porte chiuse. Ma, come è giusto che sia, ognuno si pone gli interrogativi che vuole e li pesa alla bisogna. Ora, è evidente che i candidati Bruno e Violante questo Parlamento che pur essendo stato votato da una legge incostituzionale (nessun grave interrogativo su questo punto, Presidente?) non li vuole votare. Se il Parlamento è ancora sovrano e non una foglia di fico presidenziale, bisogna, caro Presidente, che lei semplicemente ne prenda atto. In particolare, per il M5S 'l'importante questione del CSM su cui lei desidera richiamare l'attenzione’ che, fuor di burocratese in sostanza vuol dire 'o mangiate questa minestra o saltate dalla finestra’, in cui la minestra (rancida) sono Bruno e Violante, non vuol dire nulla». In coda al post è inserito il testo del comunicato di ieri di Napolitano.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 18 Settembre 2014, 20:17
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