Via all'operazione di recupero del 'boschetto della droga': fermate 65 persone

Via all'operazione di recupero del 'boschetto della droga': fermate 65 persone

di Giammarco Oberto
Mercoledì i carabinieri, ieri la polizia. Continua l’operazione di riconquista del “bosco dei pusher” di via Sant’Arialdo, un vero mercato della droga tra gli alberi e i cespugli che costeggiano la stazione di Rogoredo, dove filano i treni dell’Alta velocità.

Camionette e blindati hanno circondato il bosco nel primo pomeriggio e hanno chiuso la rete intorno a pusher e clienti che arrivano in questo lembo di Milano da tutta la Lombardia per comprare una dose di eroina. I sentieri persi nella macchia raccontano le loro storie: siringhe usate piantate negli alberi, lacci emostatici, rifiuti, brandelli di abiti. Durante l’operazione sono state accompagnate in questura 65 persone di cui 20 stranieri, la maggior parte nordafricani. Per alcuni è scattato il provvedimento di espulsione.

Gli altri sono italiani, 9 sono residenti a Milano e, dopo essere stati fotosegnalati, sono stati rilasciati. I consumatori di droga arrivati da fuori Milano sono stati invece colpiti da provvedimento di allontanamento della città e alcune posizioni sono tuttora al vaglio visto che all’arrivo delle divise le dosi sono state gettate ed è difficile capire a chi appartengano. Due gli arrestati, uno per evasione e una per ricettazione.

Soddisfatta l’assessora alla Sicurezza Carmela Rozza: «Ciascuno sta realizzando il compito assegnato dal comitato per l’ordine e la sicurezza: la polizia locale con il presidio notte e giorno del quartiere e polizia e carabinieri con le azioni di intervento nel parchetto dello spaccio. Sappiamo che la situazione non è semplice e che la strada sarà lunga, ma continueremo fino a quando l’area non sarà restituita ai cittadini».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 11 Novembre 2016, 10:15
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