È la scena che si sono trovati davanti i carabinieri che ieri sono entrati in un appartamento al secondo piano di via Alciati 1, in zona Primaticcio. I condomini avevano segnalato la scomparsa di Morella Bacci, 76 anni, che conviveva con la figlia di 54 anni affetta da problemi psichici. Quest’ultima, arrivata a casa durante il sopralluogo dei militari, è stata denunciata per occultamento di cadavere e portata in ospedale per un trattamento sanitario obbligatorio.
La Bacci era benestante, lo dicono l’appartamento di 90 metri quadrati e la descrizione dei vicini. Non avevano sue notizie da circa due mesi, non la vedevano uscire ma soprattutto non sentivano le sue urla durante le frequenti liti con la figlia. Così hanno chiesto l’intervento dei carabinieri. Il medico legale ha detto che da un primo controllo non risultano lesioni evidenti che possano lasciar ipotizzare una morte violenta. Dunque è possibile che la donna sia morta per cause naturali nella camera da letto e poi vegliata dalla figlia fino a ieri. In ogni caso bisognerà attendere l’esito dell’autopsia per avere maggiori certezze sulle eventuali responsabilità.
Intanto la 54enne deve rispondere di occultamento di cadavere ed è possibile che sarà disposta una perizia psichiatrica per valutare le sue condizioni mentali.
Quando ha visto i carabinieri è andata in escandescenze, ha rifiutato di farsi identificare, ha iniziato ad agitarsi e urlare. Dicono che non sia stato semplice farla calmare. Il motivo per cui la puzza non ha invaso l’intero palazzo è perché l’appartamento era stato sigillato bene e sembra che la figlia arieggiasse casa aprendo le finestre. All’interno, però, la scena era da film dell’orrore.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 19 Giugno 2015, 09:34
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