Vaccini obbligatori, in Lombardia rischio caos: almeno 28 mila bambini nel piano della Regione

Vaccini obbligatori, in Lombardia rischio caos: almeno 28 mila bambini nel piano della Regione

di Elisa Straini
Per ora sono solo stime, ma da una prima ricognizione fatta dalla Regione i giorni scorsi, sarebbero almeno 28 mila i bambini che per settembre dovrebbero sottoporsi ai primi vaccini per accedere agli asili nido o scuole, come previsto dal decreto del governo. 

Il dato è ricavato dal monitoraggio sull'antitetanica, una delle prime vaccinazioni a essere somministrate: in tutta la Lombardia circa 138 mila i bambini da 0 a 16 anni non l'hanno effettuata. E di questi sarebbero in 28 mila secondo un'ipotesi preliminare a doversi mettere in regola per il primo settembre (4 mila per il primo anno di asilo nido, 4 mila per il primo anno di scuola materna, 10 mila per il primo anno di scuola elementare, 10 mila per il primo anno di scuola media). A fare chiarezza su tempi e modalità ci dovrà essere il vademecum del ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Intanto, però, mentre si moltiplicano le richieste di chiarimenti ad Ats e centri vaccinali da parte dei genitori preoccupati, Palazzo Lombardia pensa a predisporre un piano d'azione. 

L'assessore al Welfare Giulio Gallera già ha anticipato che si sta studiando come «implementare l'attività dei Centri vaccinali, quando ci saranno le indicazioni precise rispetto alle coorti dei bambini che dovranno essere coinvolti da subito». 

Dodici i vaccini obbligatori previsti: poliomielite, difterite, tetano, epatite B, pertosse, haemophilus di tipo B, anti meningococco B, morbillo, rosolia, parotite, varicella, antimeningococco C. «Speriamo che ci sia un minimo di flessibilità sui tempi, sono numerose e non possono essere effettuate in un'unica seduta», l'auspicio dell'assessore. 
Dal 15 giugno intanto anche il pediatria di libera scelta potrà somministrare il vaccino antimeningococco al prezzo ribassato degli altri ambulatori pubblici, grazie a un accordo con la Regione Lombardia. Seguiranno, poi, per fine giugno, i medici di medicina generale, ma in questo caso l'intesa riguarda per ora solo la provincia di Bergamo. 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 29 Maggio 2017, 08:57
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