Uomo accoltellato a morte a Cesano Boscone,
l'omicida confessa. "Movente passionale"


di Salvatore Garzillo
Sarebbe passionale il movente che ha spinto Antonio Murgia ad accoltellare il 35enne Davide Caccamo, ferito il 29 giugno a Cesano Boscone e poi morto il 4 luglio al San Carlo.





Murgia, 38enne con precedenti, è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Cesano, ai quali ha confessato di aver colpito la vittima perché stava corteggiando la sua fidanzata, una ragazza immagine di 27 anni con cui Caccamo aveva avuto una breve relazione. Gli investigatori, però, sospettano che ci possa essere un debito di droga tra i due: Murgia è un noto spacciatore della zona, Caccamo un cliente.



Il 29 giugno Murgia e la fidanzata hanno incontrato per caso il 35enne in via Brunelleschi, è iniziata una discussione che è degenerata quando il pusher ha estratto un coltello a serramanico di circa 20 centimetri. Dopo aver colpito il rivale, è scappato con la ragazza a bordo di una Mercedes grigia descritta da alcuni testimoni che avevano assistito solo alla parte finale dell'aggressione. I carabinieri hanno scoperto in breve tempo il nome della giovane e visionando il suo profilo Facebook si sono accorti che poche ore prima dell'omicidio aveva postato delle foto con un ragazzo e con una Mercedes grigia.



Le analisi dei loro cellulari hanno infine permesso di individuarli in un appartamento a Certosa di Pavia, dove Murgia aveva il domicilio. La sua fidanzata, anche lei con piccoli precedenti sulla fedina penale, non risulta indagata perché l'arrestato si è addebitato la responsabilità.
Ultimo aggiornamento: Martedì 8 Luglio 2014, 10:31
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