Starbucks pronto a sbarcare: "Vi conquisteremo, le palme vi piaceranno"

Starbucks pronto a sbarcare: "Vi conquisteremo, le palme vi piaceranno"

di Simona Romanò
«Il mio sogno si sta avverando. Starbucks apre». È la scritta che da ieri troneggia sui mega poster nell’ex palazzo delle Poste di piazza Cordusio, che ospiterà il nuovo store. Un messaggio firmato dal presidente e fondatore del colosso americano del caffè Howard Schultz che, a Palazzo Marino, ha presentato ufficialmente il suo progetto. «Sarà la prima apertura in Italia. Catturerà l’immaginazione dei milanesi e di tutti gli italiani. Non veniamo per insegnarvi a fare il caffè, ma con grande rispetto sapremo conquistarvi», ha detto l’ad.

Starbucks sbarcherà l’anno prossimo con il primo megastore che garantirà 350 assunzioni in stile anti-Trump, per rispondere alla politica anti-immigrati del neo presidente Usa. «Potranno infatti trovare lavoro anche migranti e milanesi in difficoltà», ha spiegato Schultz, che è pronto alla sfida nella patria dell’espresso dove tutti sono affezionati alla tazzina di caffè. «Sarà il negozio più grande d’Europa – ha proseguito - perché costruiremo una vera fabbrica del caffè, investendo svariati milioni di dollari». Sarà molto più che una caffetteria con annessa la torrefazione - in gergo “reserve roastery” - ma un vero e proprio luogo di ritrovo e di socializzazione, all’insegna dell’eleganza, grande 2400 metri quadri. «La quintessenza del design nel centro di Milano», assicurano i vertici della catena statunitense.

E per meglio inserirsi nel clima milanese è stata stretta la collaborazione con la storica panetteria Princi, che fornirà tutti i prodotti da forno: cornetti, biscotti, focacce. Soddisfatto Sala, presente ieri insieme al ministro Maurizio Martina: «Sono fiero che un’azienda internazionale come questa abbia deciso di investire nella nostra città. È un’ulteriore conferma della nostra capacità attrattiva». Non poteva mancare il richiamo alla polemica per le palme e i banani della discordia, piantati in piazza Duomo. Perché è proprio Starbucks a sponsorizzare e curare per tre anni il giardinetto esotico davanti la cattedrale. «Siamo finiti, nostro malgrado, in un problema politico – ha commentato Schultz - volevamo dare un contributo positivo alla città che onoriamo e rispettiamo. Sono convinto che alla fine quelle palme piaceranno».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 1 Marzo 2017, 10:13
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