Shoah, a Milano arrivano sei nuove Pietre d'Inciampo

Shoah, a Milano arrivano sei nuove Pietre d'Inciampo

di Simona Romanò
È per Alberto Segre, assassinato ad Auschwitz nel 1944, la prima delle sei Pietre d'Inciampo collocata a Milano, in vista della Giornata della memoria il 27 gennaio. Ieri la cerimonia, alla presenza del sindaco Giuseppe Sala, con la pietra - un sampietrino con una targa in ottone per ricordare l'anno di vita e di morte della vittima dei nazifascisti - posata davanti al civico 55 di corso Magenta, dove Segre ha vissuto insieme alla figlia Liliana, che con lui fu deportata in Germania, riuscendo a sopravvivere e ora è presidente del comitato per le Pietre d'Inciampo. 

«È una cosa che Milano avrebbe dovuto fare prima, ma abbiamo iniziato a rimediare - ha spiegato Sala - I nostri ragazzi sono proiettati nel presente e nel futuro, ma devono anche guardarsi indietro e Milano è città della memoria». Finora, in tutta Europa, sono oltre 50mila quelle già posizionate. Commossa, accanto al sindaco, Liliana Segre: «Credo sia stato un errore non pensarci prima. Per me significa avere un punto dive ricordare, visto che non ho una tomba per mio padre, che è stato assassinato per la colpa di essere ebreo».

Altre due pietre saranno collocate accanto alla prima per ricordare i nonni di Liliana, anche loro morti in campo di concentramento. Un'iniziativa che rientra nella ben più ampia iniziativa Milano è memoria: un anno di appuntamenti per ribadire l'impegno antinazista e antifascista della città, medaglia d'oro della Resistenza. Dibattiti, proiezioni eventi articolati attorno a quattro date: il 27 gennaio; il 25 aprile festa della Liberazione; il 9 maggio, giorno della memoria delle vittime del terrorismo; e il 12 dicembre, anniversario della strage di Piazza Fontana.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 20 Gennaio 2017, 09:18
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