Sala, ecco il piano da 356 milioni per le periferie e non solo
di Simona Romanò
Al giro di boa dei sei mesi di amministrazione, la giunta ha presentato il programma di mandato. E ha ribadito gli impregni presi con gli elettori: si parla di progetti che hanno «come cuore la cura delle periferie». Sul tavolo ci sono 356 milioni per la rigenerazione dei quartieri decentrati: 32 milioni per QT8-Gallaratese, 35 per Niguarda-Bovisa, 63 per via Padova-Adriano-Rizzoli, 49 per Corvetto-Chiaravalle-Porto di Mare, 117 per Lorenteggio-Giambellino.
Sala vuole chiudere anche la partita della delibera degli ex scali ferroviari degradati - dopo il nulla di fatto del suo predecessore - arrivando all’approvazione fra un anno: «C’è un tempo per discutere, uno per decidere e uno per agire. Non ci sarà un discussionismo senza fine», ha precisato. «Lavoriamo per arrivare all’accordo in estate», gli fa eco l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran. E il collega alla Mobilità, Marco Granelli, ricorda gli investimenti sul fronte dei trasporti, con il prolungamento di M1 e M5: «Fra 10 anni avremo un terzo di linee in più», ha dichiarato poi.
Attenzione per il sociale con i 35 milioni destinati a sconfiggere la povertà, ma anche un villaggio solidale nell’ex campo base Expo e una “casa” per ragazzi omossessuali. La grande Milano non trascura la cultura, con l’assessore Filippo del Corno che ha annunciato nuovi musei e spazi (Museo dell’arte etrusca, Palazzo Citterio a Brera, il restauro del Teatro Lirico) e nuove rassegne: «Diventeremo capitale della musica con Music week, della fotografia con Photo week, del cinema con Movie weeek».
Ultimo aggiornamento: Martedì 13 Dicembre 2016, 09:26
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