Sala, ecco il piano da 356 milioni per le periferie e non solo

Sala, ecco il piano da 356 milioni per le periferie e non solo

di Simona Romanò
Il sindaco Giuseppe Sala disegna la Milano del futuro. Progetti e interventi rivolti soprattutto alle periferie (per le quali sono pronti 356 milioni di euro), mobilità e welfare. «Obiettivo è lavorare per chi soffre, sarà un’azione poderosa che riguarderà tutti per annullare il divario fra la Milano che funziona e quella che fa fatica», ha esordito ieri il sindaco, circondato da tutti gli assessori, all’iniziativa “Fare Milano”, promettendo «di guardare avanti senza perdere la vista sul quotidiano».

Al giro di boa dei sei mesi di amministrazione, la giunta ha presentato il programma di mandato. E ha ribadito gli impregni presi con gli elettori: si parla di progetti che hanno «come cuore la cura delle periferie». Sul tavolo ci sono 356 milioni per la rigenerazione dei quartieri decentrati: 32 milioni per QT8-Gallaratese, 35 per Niguarda-Bovisa, 63 per via Padova-Adriano-Rizzoli, 49 per Corvetto-Chiaravalle-Porto di Mare, 117 per Lorenteggio-Giambellino.

Sala vuole chiudere anche la partita della delibera degli ex scali ferroviari degradati - dopo il nulla di fatto del suo predecessore - arrivando all’approvazione fra un anno: «C’è un tempo per discutere, uno per decidere e uno per agire. Non ci sarà un discussionismo senza fine», ha precisato. «Lavoriamo per arrivare all’accordo in estate», gli fa eco l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran. E il collega alla Mobilità, Marco Granelli, ricorda gli investimenti sul fronte dei trasporti, con il prolungamento di M1 e M5: «Fra 10 anni avremo un terzo di linee in più», ha dichiarato poi.

Attenzione per il sociale con i 35 milioni destinati a sconfiggere la povertà, ma anche un villaggio solidale nell’ex campo base Expo e una “casa” per ragazzi omossessuali. La grande Milano non trascura la cultura, con l’assessore Filippo del Corno che ha annunciato nuovi musei e spazi (Museo dell’arte etrusca, Palazzo Citterio a Brera, il restauro del Teatro Lirico) e nuove rassegne: «Diventeremo capitale della musica con Music week, della fotografia con Photo week, del cinema con Movie weeek». 
Ultimo aggiornamento: Martedì 13 Dicembre 2016, 09:26
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