Cristina, sgozzata insieme ai due figli piccoli.
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Cristina, sgozzata insieme ai due figli piccoli. Il marito killer: "Ecco perché l'ho fatto"

di Benedetta Dalla Rovere
Sarà giudicato con rito abbreviato - e va quindi verso lo sconto di un terzo della pena - Carlo Lissi, l’informatico di 32 anni che nella notte tra sabato 14 e domenica 15 giugno del 2014 ha ucciso la moglie 38enne Maria Cristina Omes e i figli Gliulia di 5 anni e Gabriele di 20 mesi. Lo ha deciso il giudice del Tribunale di Pavia Luisella Perulli durante l’udienza preliminare.





Lissi non era in aula. C’era invece la suocera, Giuseppina Redaelli, costituita parte civile con altre 11 persone. Adesso la donna, che non ha più incontrato il genero dalla notte del triplice omicidio, chiede «giustizia senza sconti». «Non lo perdonerò mai, deve restare in carcere e soffire» ha detto. «Lissi è molto afflitto e vuole espiare la pena» ha detto il suo avvocato, Corrado Limentani. Il 28 febbraio l’uomo aveva già parlato agli inquirenti della sua passione per una collega, Maria, nel nome della quale aveva deciso di liberarsi della famiglia. «Il mio fine era lei – ha ammesso - avrei sopportato di stare da solo per qualche tempo con la prospettiva di attenderla». Impossibile, però, chiedere la separazione dalla moglie per timore dei parenti e di distruggere il rapporto con i figli.



Lissi ha spiegato di non aver premeditato il delitto. «Mi consideravo un buon papà e un pessimo marito - ha messo a verbale - ho avuto altre due esperienze extraconiugali». La sera del delitto racconta d’aver parlato con la moglie che ha reagito con uno schiaffo. Lissi ha preso un coltello da cucina e ha prima ucciso la moglie, poi ha «pensato di concludere il disastro anche con i figli», ma non ha trovato il coraggio di uccidersi. «Non ero convinto di sposarmi» ha concluso.



Il suo avvocato ha depositato una perizia psichiatrica dalla quale emergerebbe che soffre di «un vizio parziale di mente». Le parti civili hanno chiesto e ottenuto una nuova perizia psichiatrica effettuata da esperti nominati da Tribunale. Il gup assegnerà l’incarico a professionisti nella prossima udienza del processo, prevista per il 14 maggio.



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Cristina, sgozzata insieme ai due #figli piccoli.Il marito killer: "Ecco perché l'ho fatto"
Posted by Leggo - Il sito ufficiale on Martedì 21 aprile 2015




Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Aprile 2015, 08:43
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