Morto Elio Fiorucci, lo stilista stroncato
da un malore nella sua casa di Milano

Morto Elio Fiorucci, lo stilista stroncato da un malore nella sua casa di Milano. Aveva 80 anni

di Paola Pastorini
MILANO - È morto ieri a Milano a 80 anni lo stilista e imprenditore Elio Fiorucci. Fiorucci il visionario, il poeta degli angeli e del fashion pop, l’inventore del jeans stretch e del mito dei paninari, quello che porta sulle passerelle la moda di strada.





La gavetta per Fiorucci comincia a 16 anni nel negozio di pantofole paterno. Torna da un viaggio a Londra nel 1965 e inventa le galosce di plastica, che vanno a ruba. Apre il primo monomarca a Milano nel 1967 e porta in Italia lo stile Swining London: poi sbarca a Londra e New York. È lui a inventare il concept store: negozi che vendono uno stile di vita. Nel 1973 crea i jeans skinny.













L’amicizia con Andy Warhol e con il mondo della pop art è strettissima: Fiorucci diventa fenomeno di costume, tutti vogliono le sue creazioni. Nel 1977 lo stilista diventa il re di New York, organizzando il party di apertura del mitico Studio 54.



Fiorucci crea lo stile casual, la moda democratica, pop e fluo, le t-shirt stampate con gli angioletti, i cuori e i gadget in plastica, amati dai giovani di quella generazione, soprattutto in Italia, identificati a Milano come paninari e a Roma come pariolini. Ceduta l’azienda a una società giapponese nel 1990, nel 2003 fonda i progetto “Love Theraphy” by Elio Fiorucci. Fiorucci però non si è mai “ritirato” a vita privata. Diventato animalista convinto e vegetariano, continua a dare il suo apporto fashion da osservatore e, invitato all’Expo, punta al rispetto per la natura. «Vorrei risvegliare le coscienze: il Pianeta ci sta trasmettendo inequivocabili segnali di sofferenza».



Parole di cordoglio dal premier Matteo Renzi («spirito libero») e dal sindaco di Milano Giuliano Pisapia («milanese vero»). Tutto il mondo della moda è in lutto. Il fotografo Oliviero Toscani lo piange: «Lo conoscevo da 50 anni, si può dire che ho iniziato con lui, perché tutti abbiamo iniziato con lui in questo campo. Quanto ti voglio bene amico mio, ora ti immagino con i tuoi angioletti».



"UN VISIONARIO CHE ANTICIPAVA LE TENDENZE" Paolo Gerani, amministratore delegato della griffe Iceberg, che importanza ha avuto nel mondo del fashion e per la vostra azienda Elio Fiorucci?

«Fiorucci è stato per noi fondamentale. La nostra griffe, fondata nel 1974, ha fin da subito guardato all’arte pop e alla cultura americana di cui lo stilista faceva parte. E infatti Fiorucci ha sdoganato Warhol e la sua pop art, da cui anche Iceberg ha tratto ispirazione».

Fiorucci è stato per Iceberg anche modello...

«Sì, nei primi anni 80 con Oliviero Toscani fotografo, per la campagna “I contemporanei”, dove personaggi della moda e della cultura posavano per il nostro marchio. Oggi è tutto normale, ma accadeva 30 anni fa...».

Chi era il creativo Fiorucci?

«Un grande visionario, libero di testa, anticipatore di tendenze che forse ha avuto meno successo di quanto il suo talento avrebbe meritato, fondamentale per la moda. E non solo, anche per il design, la cultura e per l’arte».

Il suo capo culto?

«Jeans, t-shirt, ma soprattutto Fiorucci ha rivoluzionato il modo di portare abiti e atteggiamenti. E noi di Iceberg siamo la dimostrazione che il seme creativo Fiorucci continua a germogliare».





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Elio #Fiorucci, lo #stilista trovato morto nella sua casa Posted by Leggo - Il sito ufficiale on Lunedì 20 luglio 2015




Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Luglio 2015, 08:16
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