Moioli, l'ex assessore della giunta Moratti nei
guai: "Truffa milionaria per pagarsi l'elezione"

Moioli, l'ex assessore della giunta Moratti nei ​guai: "Truffa milionaria per pagarsi l'elezione"

di Benedetta Dalla Rovere
Una truffa da 1,4 milioni di euro messa a segno, tra il 2010 e il 2012, ai danni del Comune di Milano. Sono pesanti le accuse a carico di Mariolina Moioli, ex assessore alla Famiglia della giunta Moratti e di altre 13 presone, che avrebbero usato questi fondi per finanziare la campagna elettorale alle Comunali del 2011. Contro di loro, durante l'udienza preliminare, Palazzo Marino, A2A e la Fondazione Adolfo Pini si sono costituiti parte civile.





Gli episodi al centro dell'inchiesta, coordinata dal pm Tiziana Siciliano, sono molti. Denaro destinato al fondo comunale «a favore dell'infanzia e dell'adolescenza» sarebbe stato dirottato per coprire «spese» della campagna elettorale della Moioli. Ben 30mila euro sarebbero serviti per «spot radiofonici a Radio 105» e quasi 100mila euro per una «grande festa» della cooperativa Galdus, legata alla Compagnia delle Opere, alla quale sarebbero andati anche finanziamenti per un progetto per i giovani, deliberato a fine mandato, che «Moioli e Mercadante sapevano essere inesistente».



Spunta anche una truffa da circa 331mila euro per la ristrutturazione e l'acquisto degli arredi di appartamenti e centri socio-ricreativi per anziani. Interventi che si sarebbero limitati all'acquisto dei mobili con un «enorme sovraprezzo» sono stati pagati con il contributo di A2A, che intende chiedere i danni.



Tra gli indagati figura anche Patrizio Mercadante, ex braccio destro della Moioli, già condannato a tre anni e tre mesi per le ristrutturazioni delle “case vacanza” del Comune. Per nove imputati, tra cui la Moioli, il pm Tiziana Siciliano ha ribadito la richiesta di rinvio a giudizio. Tre imputati hanno invece raggiunto con la Procura l'accordo per il patteggiamento. L'ok dovrà arrivare dal gup Alessandro Santangelo. Altre due posizioni sono state stralciate perché per il reato di falso, di cui sono accusati, è prevista la citazione diretta a giudizio. Nella prossima udienza, il 14 aprile, la parola passerà alle difese.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 26 Febbraio 2015, 08:28
© RIPRODUZIONE RISERVATA