Milano, lei lo lascia e lui la perseguita con sms e agguati. Il giudice: "Deve stare ad almeno 200 metri di distanza"

Milano, lei lo lascia e lui la perseguita con sms e agguati. Il giudice: "Deve stare ad almeno 200 metri di distanza"
MILANO - Per otto volte in cinque mesi, tra luglio e novembre, ha varcato la soglia della caserma dei carabinieri per depositare altrettante querele nei confronti dell'ex compagno, un operaio di 44 anni di Vigevano, che non si rassegnava alla fine della loro relazione e aveva iniziato, o meglio ripreso a perseguitarla in tutti i modi, senza darle tregua di giorno e anche di notte. Uno stalker in piena regola, con precedenti specifici: era stato già arrestato in flagranza dai carabinieri il 15 novembre dello scorso anno, quando l'aveva aggredita in mezzo alla strada, spintonandola a terra e costringendola a ricorrere alle cure del Pronto soccorso.

Se l'era cavata con qualche giorno di arresti domiciliari, un processo per direttissima con l'accusa di stalking e una pena di un anno con la condizionale. Dopo quell'episodio la coppia si era riappacificata per alcuni mesi, poi era seguita una nuova rottura e da aprile erano riprese le persecuzioni nei confronti della donna, un'operaia di 33 anni: la pedinava di continuo alternando tentativi di corteggiamento a ingiurie, la bersagliava con centinaia di telefonate, sms e messaggi WhatsApp offensivi, si presentava al calzaturificio dove lei lavora tutte le mattine e anche durante la pausa pranzo, utilizzava un falso profilo Facebook per contattare lei e i suoi amici e poterne controllare la vita, si appostava nei dintorni della sua abitazione arrivando a colpire le tapparelle del suo appartamento in piena notte per spaventarla.

Ora non potrà più farlo: il gip di Pavia Anna Maria Oddone, accogliendo la richiesta del pm Ethel Ancona, ha emesso il 20 novembre nei

confronti dell'uomo la misura cautelare personale del divieto di avvicinamento ad una distanza inferiore ai duecento metri da lei, e in particolare da ogni luogo in cui fisserà il suo domicilio, dal luogo di lavoro e dalla scuola frequentata dalle figlie. Inoltre, dovrà

rispettare il divieto di comunicare con l'ex compagna e con i suoi famigliari con qualsiasi mezzo, dal telefono alla posta elettronica agli sms.
Ultimo aggiornamento: Martedì 25 Novembre 2014, 20:20
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