Milano, nuova esondazione del
Seveso: danni lievi a Niguarda
di Simona Romanò
Sott'acqua da Padre Luigi Monti a via Suzzani, a largo Desio. I disagi sono stati però limitati anche grazie al nuovo «Centro di comando avanzato», posizionato fra i viali Fulvio Testi e Ca' Granda, che ha permesso di coordinare gli interventi in tempo reale: in campo 5 equipaggi della Protezione Civile, 20 pattuglie dei vigili e 2 squadre di MM. Il fiume è poi tornato a far tremare nel pomeriggio: alle 18 rischio di piena altissimo, dopo una pioggia battente.
Spiega l'assessore alla Protezione Civile, Marco Granelli: «Abbiamo introdotto un nuovo metodo di lavoro, ci basiamo sul meteo e siamo sul posto in base ai peggioramenti per infornare i cittadini e limitare i disagi». Si pensa ai prossimi mesi, in attesa delle vasche di laminazione: «Vorremmo avviare - annuncia l'assessore - la pulizia straordinaria dell'alveo del Seveso. Faremo un preventivo dei costi». Intanto, è ceduto l'asfalto, creando un buco di 2 metri, in via delle Genziane, al Lorenteggio. Non paragonabile alla voragine che si è aperta sabato mattina in Porta Romana.
«C'è stata la rottura di un tubo molto vecchio dell'acqua - ha spiegato l'assessore ai Lavori Pubblici, Carmela Rozza - L'abbiamo sostituito e verso le 19 è stato riattivato il servizio idrico nei palazzi. L'area rimane comunque transennata, finchè non copriremo la buca, tempo permettendo». Colpa dei forti temporali? «Per i tecnici - risponde l'assessore - la principale causa è da ricondursi alle tubature logorate dal tempo». Forse gli acquazzoni hanno fatto il resto. Lo sguardo è al meteo: oggi tregua a Milano, non in Lombardia.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 30 Luglio 2014, 10:51
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