Milano, reati in calo: meno rapine, ma più furti. E gli omicidi nel 2014 sono saliti del 40%

Milano, reati in calo: meno rapine, ma più furti. E gli omicidi nel 2014 sono saliti del 40%

di Daniela Uva
Diminuiscono le rapine, ma aumentano i furti, soprattutto gli scippi e i borseggi.

Così come gli omicidi volontari. In un anno che ha visto scendere il numero di reati commessi nelle province di Milano e Monza e Brianza - il calo è del 3,4% nel 2014 - l’allarme riguarda soprattutto le aggressioni alle persone e le espulsioni degli extracomunitari senza permesso di soggiorno.





I dati della Questura di Milano indicano un boom di furti. In totale questo tipo di reato è cresciuto dello 0,16 per cento, e l’allarme riguarda soprattutto gli scippi e i borseggi - più 17,5% - e i furti negli esercizi commerciali, in aumento del 5,3 per cento. Va meglio invece sul fronte delle rapine: in generale sono scese dell’8,7 per cento. Il crollo riguarda soprattutto quelle nelle abitazioni - meno 29,8 per cento -, quelle in banca - meno 50,3 per cento - e quelle negli uffici postali, meno 26,6 per cento. E nelle farmacie, la metà nei primi quattro mesi del 2015. Ma ciò che preoccupa di più e l’aumento esponenziale degli omicidi volontari, che sono aumentati del 40 per cento, passando dai 25 del 2013 ai 35 dello scorso anno. «Si tratta soprattutto di omicidi di impeto, nella quasi totalità dei casi risolti, e non legati alla criminalità organizzata», spiega il questore, Luigi Savina.



In questo quadro emerge anche un altro dato, il crollo delle espulsioni dei cittadini extracomunitari senza il permesso di soggiorno. Gli stranieri fisicamente accompagnati alla frontiera sono passati da 665 del 2013 a 247 del 2014. Il calo è del 62,8 per cento. Sostanzialmente invariato, invece, è il dato che riguarda le notifiche di espulsione, passate da 2.666 a 2.684. In aumento anche le richieste di asilo politico, passate da 1.011 a 3.377. Sul fronte dell’immigrazione regolare, la questura ha registrato 403.473 extracomunitari in possesso di tutti i requisiti per vivere in Italia, contro i 401.840 del 2013.

«Nell’ufficio immigrazione sono impiegati i migliori funzionari della questura di Milano, c’è sempre una maggiore attenzione nell’interesse di tutti», conclude Savina.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Maggio 2015, 09:22
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