Molestie in classe alle alunne delle medie: prof a processo, anche il Comune responsabile civile

Molestie in classe alle alunne delle medie: prof a processo, anche il Comune responsabile civile
Il Comune, citato come responsabile civile per «i danni patrimoniali e non patrimoniali» dalle presunte vittime dell'insegnante d'arte 62enne della scuola media Manzoni accusato di aver molestato alcune alunne della sua classe tra gli 11 e i 12 anni, oggi si è inoltre costituito parte civile contro il professore. Significa che, in caso di condanna di Minora, il Comune dovrà partecipare in solido con lui ai risarcimenti dei danni provocati e che allo stesso tempo potrebbe vedersi riconoscere un risarcimento da parte dello stesso imputato. Assistita nelle due diverse vesti processuali da due diversi legali, il paradosso è che stamani in qualità di parte civile l'amministrazione si è associata alla richiesta di rinvio a giudizio del professore, mentre come responsabile civile ha dichiarato di ritenere che le prove raccolte non siano sufficienti per il rinvio a giudizio. Davanti al giudice per l'udienza preliminare Cristina Di Censo il professore è accusato di violenza sessuale reiterata aggravata dall'età delle vittime, infraquattordicenni; dall'averla commessa all'interno di una scuola; nei confronti di persone sottoposte a limitazione della libertà personale; e con abuso di potere, in concorso con l'insegnante di sostegno, che risponde dello stesso reato perché, raccogliendo le lamentele delle quatto ragazzine e assistendo a sua volta alle molestie, invece di denunciare il collega, le avrebbe invitate al silenzio. Davanti a Di Censo, inoltre, è imputata la preside della scuola che invece risponde di rivelazione di segreti inerenti a un procedimento penale perché, avvisata dalla polizia durante le indagini della necessità di installare telecamere nascoste nell'aula, ne ha informato il corpo docenti, svelando che erano in corso gli accertamenti. Minora oggi ha chiesto di essere interrogato e nella discussione il suo difensore, l'avvocato Gabriele Fuga, ha cercato di minimizzare, sostenendo che il procedimento riguarda tre «pacche» sul fondoschiena. La preside ha invece chiesto di accedere al giudizio abbreviato che sarà discusso nel pomeriggio. La decisione di Di Censo, sulle richieste di rinvio a giudizio per i due insegnanti e sulla sentenza da emettere nei confronti della preside, è attesa per l'8 luglio.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 22 Giugno 2015, 14:39
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