Milano, il prefetto Tronca: "Dopo la strage di Parigi l'allerta in città è massima"

Milano, il prefetto Tronca: "Dopo la strage di Parigi l'allerta in città è massima"

di Simona Romanò
Paura di attacchi terroristici anche a Milano, dopo l’attentato al settimanale satirico francese Charlie Hebdo. In città sono predisposte misure straordinarie di sicurezza nei punti sensibili: sorvegliate speciali anche le sedi dei principali organi d’informazione, dai giornali alle agenzie stampa alle tv, sulle quali «sono stati implementati i controlli». Blindati anche gli aeroporti, le fermate del metrò, le stazioni ferroviarie, le ambasciate, il Duomo, gli obiettivi francesi, come il consolato.





Lo ha precisato ieri il prefetto Francesco Paolo Tronca, in seguito al Comitato per l’ordine e la sicurezza convocato per fare il punto dopo la strage a Parigi. Al tavolo i vertici delle forze dell’ordine, in testa il questure Luigi Savina, e i rappresentanti delle istituzioni. «Anche se non ci sono segnali di particolare attenzione per Milano, ciò non toglie che la guardia, che abbiamo sempre alta, è stata alzata ancora di più e i milanesi sappiamo che c’è massima attenzione, visibile e non visibile, per garantire la loro tranquillità», ha dichiarato il prefetto.







I rischi concreti al momento non ci sono, ma il livello di guardia è altissimo e resterà tale: «Dopo pochi minuti l’arrivo della notizia della strage - ha precisato il numero uno di Palazzo Diotti - è partito uno scambio d’informazioni per intensificare l’operatività su tutti gli obiettivi sensibili del territorio». Poi, la rassicurazione: «C’è un sistema sinergico che consente nel giro di secondi di fronteggiare qualunque evento». Per i luoghi più a rischio è stata quindi predisposta una vigilanza rinforzata con un numero maggiore di passaggi di pattuglie. Non si perdono di vista nemmeno i simboli dell’Expo.

Intanto, divampa ancora la polemica politica sul bando del Comune che permette di edificare due moschee. Il centrodestra ribadisce la necessità di un dietrofront, mentre il sindaco Giuliano Pisapia garantisce: «Andremo avanti col bando, è garanzia di legalità Ma c’è chi specula sulla tragedia per fare politica xenofoba».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 9 Gennaio 2015, 08:44
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