Milano, confessa l'omicida di via Adriano:
"Era rumoroso e l'ho buttato giù dalla finestra"

Milano, confessa l'omicida di via Adriano: ​"Era rumoroso e l'ho buttato giù dalla finestra"

di Salvatore Garzillo
L'assassino era seduto in una mensa per i poveri. Quando ha visto gli agenti non ha provato a scappare, li ha seguiti in questura e ha confessato tutto: «Ho ucciso io Moustafa, l'ho spinto dalla finestra dopo una lite».





Il giallo del cadavere trovato domenica sera all'esterno dell'ex istituto professionale in via Adriano si è chiuso con la piena confessione di Adil Lanbar, marocchino di 29 anni irregolare e con un precedente per rapina impropria del 2013. Agli agenti delle squadra mobile ha spiegato che la colluttazione col suo connazionale di 30 anni è iniziata perché quest'ultimo faceva troppo rumore e non voleva abbassare la voce. Un motivo futile, lo ha riconosciuto anche lui, degenerato a causa dell'abuso di alcol dei protagonisti e dei testimoni.



Gli investigatori hanno trovato Adil partendo dalla telefonata anonima arrivata al centralino del 118 la sera dell'omicidio. La voce all'altro capo del telefono (chiaramente di uno straniero) ha segnalato il corpo sulle scale che portano ai seminterrati dell'ex Achille Grandi, una volta scuola e oggi rifugio dei senzatetto. L'uomo al telefono ha spiegato di aver appreso la notizia da altre persone e poi ha attaccato senza presentarsi. La polizia è riuscita comunque a rintracciarlo e grazie a lui è arrivata a due extracomunitari che erano presenti nella stanza al secondo piano al momento della lite. Loro hanno infine fornito dettagli sull'identità dell'assassino, fermato in un mensa dei poveri.



Adil e Moustafa erano con altre quattro persone che hanno tentato di separarli e che invece hanno assistito impotenti al volo del 30enne, morto secondo l'autopsia per «fratture costali causanti la lesione del polmone sinistro con versamento di sangue nell'emitorace sinistro e destro».

Subito dopo la caduta mortale sono scappati tutti lasciando i loro pochi averi nei locali fatiscenti. Adil, arrivato in Italia nel 2011, si era trasferito lì da appena quindici giorni.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 10 Ottobre 2014, 13:09
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