Milano, le collezioni di Armani approdano
in un museo: sorgerà all'ex Ansaldo


di Christian Pradelli
Le collezioni griffate Giorgio Armani avranno casa, anzi un museo. Lo sancisce l'accordo tra il Comune e la casa di moda che vedr la nascita del primo museo cittadino dedicato a una collezione permanente di abiti.





Lo spazio espositivo, divenuto realtà dopo l'approvazione del progetto da parte di Palazzo Marino, prenderà vita nell'ex area industriale in via Bergognone fra il numero 38 e il 46 in fase di riqualificazione, con l'obiettivo apertura fissato per l'esordio di Expo 2015.



«È Milano la città dove ho scelto di vivere e lavorare e che è stata per me una dura e leale maestra - ha spiegato Armani -, per questo ho deciso di mettere a disposizione il frutto del mio lavoro, fatto non soltanto di abiti ma di senso della materia e di esperienza». Le linee di indirizzo dell'accordo quadro tra la Giorgio Armani Spa e l'amministrazione prevedono, inoltre, una serie di servizi e agevolazioni per i cittadini, in particolare per gli studenti universitari, le scuole elementari, medie inferiori e superiori, i visitatori over 65.



L'ingresso sarà gratuito per tutti nelle giornate di blocco del traffico. «È significativo - ha sottolineato il vicesindaco e assessore all'Urbanistica Ada Lucia De Cesaris - che questo nuovo spazio per l'arte e la cultura contemporanee, aperto a milanesi e turisti, possa nascere dalla riqualificazione di un immobile industriale dismesso, in un quartiere decentrato oggetto di importanti trasformazioni urbanistiche». Il museo sorgerà nella zona dell'ex area industriale Ansaldo, vicino ai Navigli, dando vita a un polo che, secondo i piani del Comune, ospiterà anche il Museo delle Culture progettato da David Chipperfield e l'iniziativa Industria pubblica culturale.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 25 Luglio 2014, 09:12
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