Maroni annuncia: "Reddito di cittadinanza a tutti i cittadini lombardi"
di Alessandro Franzi
Sul tema però la maggioranza di centrodestra non è coesa. Anche perché il leghista Maroni ha detto apertamente di aver preso spunto dal progetto di legge sul reddito di cittadinanza presentato più di un anno fa al Pirellone dal gruppo del Movimento 5 Stelle, e finora mai discusso. Il segretario del Carroccio, Matteo Salvini, gli ha mandato a dire che sembra una «elemosina di Stato». «E in linea di principio - ha detto - io sono contrario a questo tipo di provvedimenti». Maroni ha replicato che è una lettura sbagliata e che «il modello lombardo di reddito di cittadinanza che lotta contro la povertà e l’esclusione sociale, si realizza non attraverso l’elemosina di Stato ma con misure concrete di avviamento al lavoro». Freddini anche gli alleati di Forza Italia. La coordinatrice lombarda Mariastella Gelmini si è detta «perplessa, perché il reddito di cittadinanza, non a caso applaudito dai 5 Stelle, è una forma assistenziale che non ci aiuta ad uscire dall’impasse».
Insomma, Maroni si è trovato qualche applauso dalle opposizioni e fischi invece dalla sua maggioranza. «Siamo pronti a discutere ma si passi dalle parole ai fatti», ha detto il capogruppo M5S, Dario Violi. Apertura anche dal Pd. Ma il segretario regionale Alessandro Alfieri si è detto alla fine convinto che «le dichiarazioni tranchant di Salvini e le reazioni contrarie di Lega e Forza Italia ci confermano che siamo di fronte all’ennesima boutade di Maroni».
Proposta sul binario morto? Non si sa ancora, finché la giunta Maroni non preparerà un testo. Se produrrà occupazione, anche il sindaco Giuliano Pisapia si è disponibile a valutare il progetto.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Maggio 2015, 09:56
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