Milano, identificato l'aggressore col coltello: è un pusher gambiano con più identità

Milano, identificato l'aggressore col coltello: è un pusher gambiano con più identità

di Greta Posca
Non un estremista islamico ma un piccolo spacciatore. Si allontana l'ombra lunga del terrorismo internazionale e si definisce la vicenda di un piccolo spacciatore. Gli investigatori hanno tratteggiato l'identikit dello straniero che sabato in viale Monza, ubriaco e drogato, è stato ferito dalla polizia con un colpo di pistola a una gamba dopo che aveva minacciato con due coltelli agenti e passanti. 

Si chiama Bakary Danso, ha 24 anni viene dal Gambia e ha altri sette alias. Una perquisizione nella casa in cui si appoggiava in via Arquà e che ospitava una decina di africani ha confermato che non era un terrorista ma un piccolo spacciatore e drogato. 

Bakary Danso era stato arrestato l'anno scorso in viale Monza, sempre per spaccio ed era stato in carcere alcuni mesi. Gli agenti della Squadra mobile sono riusciti a risalire al suo domicilio e, nell'appartamento, che era una piccola centrale di spaccio. Qui infatti hanno trovato dieci persone, tutte straniere: quattro erano in regola con i documenti, altre sei no. Tre di queste sono state arrestate per reati connessi alla droga.

Uno degli arrestati aveva circa venti di grammi di cocaina, confezionata in dosi, nelle mutande, un altro durante la perquisizione ha cercato di sbarazzarsi di un analogo quantitativo di droga ma non ce l'ha fatta. Un terzo è stato arrestato perché colpito da un'ordinanza di custodia cautelare per violazione degli arresti domiciliari, dove era sempre per reati connessi allo spaccio. Gli altri tre dovranno rispondere di violazione delle leggi sull'immigrazione. Danso si trova tutt'ora in ospedale perché ferito alla gamba, deve rispondere di resistenza, minacce, del possesso dei coltelli, oltraggio a pubblico ufficiale e lesioni.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 10 Aprile 2017, 08:36
© RIPRODUZIONE RISERVATA