Com'era lecito attendersi, in una città dove il mercato della ristorazione è estremamente ampio e diversificato, il prezzo di una cena varia sensibilmente a seconda della zona in esame. Ciò che sorprende però è l'entità di questo divario: si va infatti dai 36 euro di Chinatown fino ai 75 euro di Duomo o San Babila, con un incremento superiore al 100%, mentre il costo medio per l'intero campione si attesta intorno ai 56 euro. Meno significative invece le differenze per quanto riguarda il pranzo: solo San Babila, Duomo e (sorprendentemente) Garibaldi superano i 30 euro, non allontanandosi comunque molto dalla media cittadina di 23 euro. L'indagine condotta da Zomato permette inoltre di scoprire quali sono le tipologie di ristoranti più popolari a Milano. Se nelle zone più turistiche, come Duomo, San Babila e Navigli, la cucina lombarda e, più in generale, italiana va ancora per la maggiore, nel resto della città prosegue la diffusione a macchia d'olio di quella giapponese: in ben 9 zone su 16 il sushi è infatti tra i tre piatti più facili da trovare.
Più in dettaglio, all'interno di una proposta culinaria piuttosto uniformata, spiccano i quartieri di Isola, dove predominano i ristoranti healthy food, e Buenos Aires, senza dubbio la zona gastronomicamente più etnica del centro cittadino. Zomato è un'app di ricerca ristoranti, con informazioni specifiche su oltre 1.4 milioni di locali in 23 Paesi.
Il punto forte dei contenuti sono i menu con relativi prezzi, che vengono raccolti fisicamente dal team andando di locale in locale. Oltre a recensire e valutare i ristoranti, gli utenti, chiamati anche foodie, possono utilizzare Zomato come un social network, per scambiarsi consigli e commenti.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Gennaio 2016, 15:58
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